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Coronavirus, Paolo Becchi su Conte interrogato a Bergamo: "Epidemia colposa, tutte le condizioni per un avviso di garanzia"

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Alla vigilia dell'interrogatorio di Giuseppe Conte a Bergamo, dove i pm lo vogliono ascoltare come persona informata sui fatti per la mancata istituzione della zona rossa nei giorni più terrificanti del coronavirus, piove il commento di Paolo Becchi. La vicenda è delicata, con Palazzo Chigi che ha sempre cercato di scaricare le responsabilità sulla Lombardia e Attilio Fontana. Ma ora i magistrati puntano i riflettori sul premier, l'ipotesi di reato è "epidemia colposa". E Becchi mostra di avere pochi dubbi e, anzi, un sospetto, un'ipotesi. "I nodi devono venire al pettine - premette su Twitter -. No, non possiamo dimenticare i morti e la negligenza del governo nella prima fase. Qui ci sono reati di epidemia colposa. Ci sono tutte le condizioni per un avviso di garanzia", conclude Becchi. Ed eccola, insomma, l'ipotesi: premier indagato per "epidemia colposa"? Se così fosse, sarebbe un colpo forse terminale per Conte.

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