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Coronavirus, a Latina arrivano 55 profughi da Lampedusa: Nicola Zingaretti importa migranti con il virus

Brunella Bolloli
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«Il virus arriva con i migranti» non è più solo un modo di dire di quei cattivoni che tifano contro l'invasione e chiedono regole certe sugli sbarchi. Perfino il nostro ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, grillino della prima ora, si è accorto che qualcosa non va e ha deciso di convocare l'ambasciatore tunisino a Roma, Moez Sinaoui, affinché agisca contro le partenze illegali e si proceda spediti con i rimpatri di chi non ha diritto di rimanere in Italia. La Tunisia è nella lista dei Paesi cosiddetti sicuri ma la Farnesina ha invitato la controparte ad adottare «ogni misura necessaria a contrastare le partenze illegali da quel territorio», compresa una più stretta vigilanza costiera nell'area di Sfax, e ad accelerare i voli di rimpatri che ricominceranno dal 6 agosto (80 rimpatri a volo). Ma, al di là delle buone intenzioni e degli accordi bilaterali, il problema ora si sta allargando perché dal Veneto al Lazio alla Sicilia aumentano i casi di extracomunitari positivi al Covid 19. E i cittadini italiani dicono basta. L'ultima "bomba" riguarda Treviso, il profondo nordest che faticosamente, grazie alle politiche del governatore Luca Zaia, stava uscendo dall'emergenza Coronavirus. In 24 ore si sono verificati 200 nuovi casi, solo ieri mattina 87 contagiati in più e questo a causa del focolaio emerso tra i migranti di un centro di accoglienza alle porte di Treviso. Nell'ex caserma Serena dove si trovano 330 richiedenti asilo i tamponi hanno registrato ben 131 migranti positivi. Il dato totale in regione è così balzato da 19.890 infetti ai 20.090, ecco perché Zaia chiede «pieni poteri per le Regioni» per gestire al meglio l'emergenza Covid. Nel Lazio il presidente Nicola Zingaretti deve rispondere del trasferimento di un gruppo di extracomunitari, per la maggior parte tunisini, che da ieri sono "ricoverati" all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Nell'Expo del capoluogo pontino sono approdati in 55, giunti dall'isola di Lampedusa, e di questi 12, pur asintomatici, risultano malati per questo è stato necessario scortarli in ambulanza al nosocomio cittadino, ieri blindato per l'occasione e presidiato dalle forze dell'ordine. Sono stati portati a gruppetti di 4 alla volta e, una volta in ospedale, sottoposti alla Tac.

Gli altri, negativi al tampone, sono invece stati sistemati presso una cooperativa del vicino Comune di Cori dove dovranno restare in quarantena, sebbene non ne abbiano alcuna intenzione. Dal centro, infatti, hanno tentato di "evadere" in 43 in modo anche piuttosto rocambolesco: un extracomunitario si sarebbe rotto una gamba durante la fuga e anche per un poliziotto, impegnato a sedare la rivolta, sono state necessarie le cure mediche. La Lega è insorta: «Non basta questo folle sistema di accoglienza», ha tuonato Orlando Angelo Tripodi, capogruppo del Carroccio in consiglio regionale, «si corre il rischio di aumentare i contagi quando gli italiani sono stati costretti a barricarsi in casa. Una vergogna che denunceremo ovunque nel rispetto delle misure Covid-19». Tripodi attacca Zingaretti e il sindaco di Latina Damiano Coletta, ma non è l'unico a farlo. Anche Francesco Zicchieri, vicecapogruppo della Lega alla Camera, rincara la dose: «Il trasferimento di migranti positivi a Latina è uno sfregio alla città. Zingaretti e Coletta si vergognino per questa decisione insensata che crea problemi di sicurezza e d'immagine nel pieno della stagione turistica. Ne dovranno rispondere direttamente ai cittadini». Il tutto mentre l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, ammette che dei 18 nuovi casi registrati ieri in tutta la regione, «6 sono d'importazione», vale a dire immigrati: due da Capoverde, uno moldavo, uno di origini indiani, uno dalla Turchia e uno dal Belgio. Insomma, non persone arrivate con i barconi, ma stranieri, come stranieri sono quelli che a Porto Empedocle hanno provato a scappare ieri. Lì, la situazione ribolle. Nell'hub della cittadina in provincia di Agrigento, che dovrebbe servire solo per l'identificazione dei migranti, al momento ci sono 530 persone e cresce il numero dei positivi al virus. Almeno 28 sono gli ultimi infetti e il sindaco Ida Carmina teme un'escalation: «La situazione è grave», dice.

 

 

 

Di rischio sanitario, oltre alla Lega, parla il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. «I flussi migratori rappresentano un pericolo reale, soprattutto ai danni delle regioni del Sud, dove avvengono gli sbarchi», avverte il Cav, «e dove il sistema sanitario è più debole. Una ragione in più per chiedere finalmente una politica efficace di contrasto all'immigrazione, basata su accordi con i Paesi Africani come quella che solo il nostro governo era riuscito a realizzare, azzerando davvero gli sbarchi sulle nostre coste». Il centrodestra dice no all'importazione di migranti positivi al virus anche con un esposto denuncia contro il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese (ieri impegnata in una riunione di maggioranza sulle modifiche al dl Sicurezza). Intanto per oggi a Latina la Lega ha organizzato un sit-in di protesta. E il ministro Lamorgese oggi incontra l'omologo francese Gerald Darmanin: sul tavolo il contrasto all'immigrazione irregolare.

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