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Vaccino, le dosi per gli anziani? Sono finite ai burocrati: lo scandaloso lascito di Domenico Arcuri

 Vaccino

Alessandro Gonzato
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Il fallimento è acclarato, pubblico, e d'altronde sarebbe stato impossibile nasconderlo. È lo stesso sito del governo, alla voce "Report vaccini anti-Covid-19", a dirci a chi sono state somministrate le dosi teoricamente riservate agli anziani, coloro ai quali la banda Conte-Arcuri-Speranza aveva assicurato iniezioni di massa e tempestive. Campa cavallo! In Italia, ci basiamo sui dati Istat, le persone con più di 80 anni sono 4 milioni 442 mila 48, ossia il 7,38% della popolazione. Di queste, e torniamo alla tabella di Palazzo Chigi, solo 639.914 hanno ricevuto almeno la prima fiala, ovvero il 14,41%, una percentuale di per sé irrisoria confrontata a quella del Regno Unito (lì gli "over 70" vaccinati sono il 98%) e quasi insignificante (7,02%) fingendo (e infatti non è affatto così) che un anziano su due le abbia ricevute entrambe. In Francia viaggiano al 23%, in Polonia al 28.

 

 

Dicevamo: 639.914 "over 80" vaccinati, circa 100 mila in meno di chi è più giovane e in forze, vedi la categoria "personale non sanitario" (739.705) che comprende segretari, centralinisti, addetti alle manutenzioni e alle pulizie, fattorini, in generale tutti gli impiegati amministrativi, gente che certo lavora o ha a che fare con gli ospedali e i centri medici, ma che non lotta in prima fila contro il virus come i camici bianchi. Attenzione: non ce la prendiamo con chi, anche 30-40 enne, si è fatto iniettare il vaccino, se ne aveva diritto. Il disastro, al solito, è in capo al governo e agli strapagati e straparlanti consulenti, scienziati, professoroni i quali non hanno compreso che l'unico modo per abbassare il numero di morti era quello di immunizzare il più velocemente possibile chi di Covid muore di più, gli anziani appunto. gli imbucati Il siero è stato inoculato ingiustamente a decine di migliaia di imbucati tra cui parenti, fidanzati, amanti e amici di medici e infermieri, ma sono molti di più quelli che l'hanno ricevuto legalmente pur non svolgendo professioni ad alto pericolo di infezione.

 

 

Uno dei casi più clamorosi - perché ha riguardato un personaggio pubblico - è stato quello dell'imprenditore Domenico De Bartolomeo, ex presidente di Confindustria Bari e dei suoi sei dipendenti, incaricati della ristrutturazione dell'ospedale "San Paolo", nel capoluogo pugliese. Da Nord a Sud sono stati vaccinati geometri e ingegneri delle Asl e addetti alla sorveglianza. L'Ordine dei Medici, inascoltato, segnala il problema da più di un mese. Sennonché hanno ricevuto almeno la prima dose anche 167.464 italiani che rientrano nel "personale scolastico", la qual cosa avrebbe anche una certa logica - anche se a parole la priorità del governo erano gli anziani - se tra questi non vi fossero anche professori universitari che frequentano l'ateneo appena cinque-sei ore alla settimana.

 

 

La campagna vaccinale finora ha fatto acqua da tutte le parti: non lo diciamo noi, bensì i numeri, compresi quelli dei nuovi contagiati che giornalmente in media sono il triplo di quelli della Germania (ieri il sestuplo), dell'Inghilterra e della Spagna. In Italia le dosi per gli ultraottantenni stanno andando ovunque - si fa per dire dato il ritmo pachidermico della vaccinazione - tranne che agli ultraottantenni, i quali in caso di contagio hanno circa il 10% di possibilità di morire. 

L'unica buona notizia è il siluramento di Arcuri da parte di Mario Draghi, uno spiraglio di luce nella tempesta alimentata dall'ormai ex commissario all'emergenza da lui stesso aggravata. Perché poi c'è anche la questione dei medici, dei dentisti, dei sindacati di polizia che pretendono di ricevere il vaccino Pfizer e non quello di Astrazeneca, prima ritenuto dalla comunità scientifica inadatto a chi ha più di 55 anni, poi 65. I messaggi contrastanti non hanno fatto altro che aumentare la confusione e le categorie chiedono che gli venga somministrato il siero che offre «maggiori garanzie». Ma la sola, per ora, è che i nostri anziani presi indegnamente per i fondelli continuano a morire.

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