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Viktor Orban, l'Ue contro? Dietro la maschera di Bruxelles l'insofferenza a modelli che fanno a pugni con valori secolari

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Mirko Molteni
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L'Ue si mobilita contro Viktor Orban a causa della sua legge che vieta la propaganda omosessuale ai giovanissimi. A Bruxelles fanno a gara nell'isolare Budapest, rimarcando la lettera di "sdegno" firmata da 17 capi di governo dell'Ue e poi sottolineando che sarebbero dalla parte dell'Ungheria «solo Polonia e Slovenia». «Sui valori c'è una spaccatura Est -Ovest» ha concluso Macron. Analisi incompleta: la frattura su tali temi è ben più trasversale e solca anche i paesi dell'Europa Occidentale. Anzi, l'attacco a Orban pare un sintomo d'insicurezza, proprio perché anche le società dell'Ovest sono spaccate. Lo vediamo in Italia, con le polemiche sul disegno di legge Zan.

 

 

Spostandoci in Francia, Macron dovrebbe sapere che sono tanti i suoi cittadini che protestano contro l'insegnamento nelle scuole della logica "gender". È il movimento "La Manif pour tous", che fin dal 2012 si batte per difendere la famiglia tradizionale. Poche settimane fa, in marzo e aprile 2021, La Manif pour tous ha animato proteste di piazza a Carcassonne e Roubaix al grido di «un bambino non dev' essere un albero senza radici», criticando sia l'approccio gender, sia l'utero in affitto. Fra 6 e 7 giugno hanno protestato in una vasta zona della Loira, toccando Cholet, Nantes, La Baule, Les Sables-d'Olonne e Angers. In certe regioni della Spagna, c'è il "pin parental", il diritto dei genitori, arbitri dell'educazione valoriale dei figli, a farli esentare da lezioni gender. Nel Paese iberico la scuola è di competenza locale e il pin parental è stato introdotto, a dispetto del governo centrale socialista di Pedro Sanchez, nella Comunità di Murcia, governata dal Partito Popolare con l'appoggio di Vox.

 

 

Un sondaggio del 28 maggio conferma che il 58% dei murciani vuol mantenere il pin parental. Vox cerca di espandere questo diritto ad altre regioni. e la battaglia ferve anche nella Comunità di Madrid, governata dalla popolare Isabel Diaz Ayuso. Insomma, dietro la maschera di Bruxelles, in tutti i Paesi le popolazioni sono sempre più insofferenti a modelli che fanno a pugni con valori secolari.

 

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