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Alessandro Sallusti contro i no-vax: brava la polizia a sventare un pericolo grave, ma continuate a non farci paura

Alessandro Sallusti
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Qualcuno ha sostenuto che non era il caso di preoccuparsi per "quattro gatti" no vax che vanno in giro a picchiare giornalisti, a minacciare di morte virologi e politici e ad assediare le redazioni di giornali tipo il nostro. Bene, oggi si scopre che questi criminali non erano solo quattro e neppure gatti bensì iene che si stavano preparando a un salto di qualità, attentati veri e propri con bombe e armi. Nonostante ciò continuano a non farci paura, nel senso che restiamo convinti della necessità di vaccinarsi: chi per libera scelta non lo fa deve assumersi l'onere di vedere limitati alcuni diritti non per punizioni ma per il bene economico e la sicurezza sanitaria del paese. 

 

E allora si torna al punto più delicato di questa brutta faccenda. Se illustri filosofi, famosi giornalisti e parlamentari sia pure di quarta fila sostengono quotidianamente che il governo sta abolendo la libertà e portando il paese verso una dittatura; se si dà credito, mettendole sullo stesso piano della scienza ufficiale, alle teorie complottistiche in base alle quali il virus prima e il vaccino poi sarebbero più o meno frutto della mente diabolica e avida delle multinazionali del farmaco ecco che allora si giustifica il fatto che qualcuno pensi di passare alle armi per difendere la democrazia in pericolo. 

 

Anche io farei resistenza se solo una di queste tesi avesse un minimo di fondamento. In realtà in pericolo c'è soltanto la vita dei non vaccinati - solo ieri ne sono morti altri cinquanta- che non essendo pochi a loro volta mettono in pericolo il percorso virtuoso che ha portato alla riapertura delle attività commerciali e produttive. Solo pochi giorni fa abbiamo parlato dei "cattivi maestri" che, la storia insegna, spesso sono l'innesco autorevole di qualsiasi pulsione estremistica, addirittura terroristica. E oggi lo sono più che mai data la velocità e la molteplicità di canali di informazione di fatto fuori controllo. Brava la polizia a sventare in tempo un pericolo grave e reale. Ma non lasciamola sola in questo lavoro di contrasto. È tempo che ognuno faccia la sua parte.

 

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