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Giuseppe Conte, Alessandro Sallusti: "Mai più uno come lui alla guida del Paese"

 Giuseppe Conte

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Non pago di aver fatto danni ingenti da Presidente del Consiglio al punto da essere rimosso d'ufficio per manifesta incapacità, Giuseppe Conte insiste a voler sfasciare quel poco o tanto di credibilità che l'Italia, nonostante l'epopea grillina, ancora mantiene nel mondo. Piccola premessa: se c'è un premier che ha alzato senza batter ciglio le spese militari questo è proprio lui durante la sua permanenza a Palazzo Chigi, e se c'è un premier che si è messo a zerbino con l'America questo è ancora lui al punto da meritarsi un ringraziamento pubblico dell'allora presidente Trump con il famoso tweet "grazie Giuseppi". 

 

Che adesso Conte per mere questioni interne al suo partito si metta a fare, pur essendo nel governo di un Paese Occidentale - legato agli alleati da storia, interessi e trattati- il pacifista cattocomunista e antiamericano fa ridere. E fa ridere il modo con cui argomenta la sua tesi. Dice: com' è possibile spendere soldi in armi quando la gente fatica a pagare le bollette e ci sono migliaia di disoccupati? Cosa c'entrano le armi con le bollette non lo si capisce, sarebbe come dire «perché una azienda spende in sicurezza o manutenzione invece che aumentare lo stipendio ai dipendenti?». 

Gli investimenti nella difesa, che non vuole dire costruire fucili come lui lascia intendere, non sono una alternativa all'assistenza sociale, sono un volano dell'economia con pesanti ricadute sul civile oltre che ovviamente sull'occupazione. Ma c'è di più. Lasciamo perdere che un Paese è tale se provvede alla sua difesa perché come si dimostra in queste settimane da un momento all'altro può accadere l'imprevisto, il fatto è che per fare pagare meno le bollette bisogna stare dentro alleanze internazionali che si reggono su patti economici, commerciali e di mutuo soccorso. 

 

Tradire questi patti, rifiutandosi per esempio di onorare gli impegni sugli stanziamenti per la difesa comune, significa essere messi alla porta. E allora altro che caro bolletta o reddito di cittadinanza, la bancarotta sarebbe dietro l'angolo. Queste cose Conte le sa bene, anche per averle praticate a Palazzo Chigi, ma oggi per sopravvivere preferisce inseguire le follie di una parte dei suoi «uno vale uno» che difendere l'Italia e gli italiani. Speriamo mai più uno così alla guida del Paese.

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