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Vladimir Putin, Alessandro Sallusti: "Sfruttiamolo fino a quando ci serve, poi muoia soffocato". La fine che si merita

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Mi sembra evidente che non sarà l'uso dei condizionatori di noi italiani a condizionare l'esito della guerra in Ucraina e che quindi la frase pronunciata da Mario Draghi "preferite i condizionatori o la pace?" non è nulla di più di una metafora - trasposizione simbolica di immagini - per dire che nessuno pensi di cavarsela mantenendo la botte piena e la moglie ubriaca. Tra condizionatori e pace non c'è alcuna relazione, questo è certo (peccato, sarebbe tutto più semplice), ma la metafora risulta meno paradossale se si intende che per mantenere il nostro tenore di vita, le nostre comodità (stare al fresco d'estate) e farlo liberamente (come accade in Occidente) senza dover chiedere permessi o sottostare a ricatti altrui e finanziare dittatori guerrafondai che vogliono comandare a casa nostra ecco che allora dobbiamo scegliere da che parte del mondo stare. 

 

In questi giorni molti occidentali anti occidentali mettono in guardia: attenzione, questa guerra fa comodo all'America che rafforza il dollaro e spera di ingrassare le sue multinazionali di gas e petrolio con nuovi mercati europei (come se i soldi che oggi diamo a Gazprom non ingrassassero nessuno). Dubito, ma se anche fosse la scelta non cambia. E la scelta è la seguente: preferiamo immaginare il nostro futuro in affari con il mondo occidentale dollaro-euro centrico o con quello russo-cinese yen-rublo centrico - i due blocchi che si stanno fronteggiando nella tragedia Ucraina- non avendo noi materie prime energetiche ed alimentari sufficienti al nostro sostentamento? Nessuno dei due fronti è composto di soli galantuomini e santi, lo sappiamo, ma solo uno - il blocco Occidentale - ci può garantire la continuità delle libertà e le certezze che avevamo fino a ieri, tutto il resto sono chiacchiere da bar e calcoli elettorali di politici mediocri. E allora torniamo ai condizionatori di Draghi. Per tenerli accesi sempre e a nostro piacimento non abbiamo scelta: nel nostro futuro non ci deve essere più posto per il gas russo. 

 

Già, ma oggi e domani che si fa? Io penso che la vera sanzione a Putin sia di tenerci il suo gas fino a che ci serve, poi staccare la spina e lasciare che lui e i suoi oligarchi-gerarchi muoiano soffocati dall'eccesso di miasmi. Certo bisogna attrezzarsi, certo questo non fermerà la guerra in Ucraina ma è l'unica strada per evitare la prossima guerra che certamente Putin ha già in mente.

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