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Tessera sanitaria, dati personali a rischio: la trappola del microchip, cosa sta succedendo

Claudia Osmetti
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È l'"effetto butterfly", quello che (banalizziamo) basta un battito d'ali qui per generare il caos nell'altra parte del mondo. Mancano i semiconduttori e potremmo ritrovarci senza il chip delle tessere sanitarie. Il concetto è più o meno lo stesso perché questi materiali che conducono elettricità a metà - meno di un conduttore classico, come il rame, ma più di un isolante come la gomma - si producono in gran parte in Oriente (per capirci: il 92% dei chip che abbiamo installato in uno qualsiasi dei nostri dispositivi hi-tech viene da una sola azienda che ha sede a Taiwan) e si commercializzano in mezzo pianeta. O, forse, pure in un po' di più. Però, da una manciata di mesi a questa parte è crisi nera. Nerissima. Non se ne trovano manco a cercarli col lanternino, questi semiconduttori, e si sta fermando tutto. La produzione industriale (quella delle automobili, su tutte), il comparto del digitale. Ogni cosa. La pandemia, prima. La guerra in Ucraina (che, altro "effetto butterfly", ha i suoi strascichi anche tra la piccola isola indipendente di Taipei e il colosso cinese che la minaccia a giorni alterni), adesso. Il mercato è fermo, c'è addirittura chi ipotizza che "la crisi dei chip" finirà solo nel 2024.

 

CARTELLA CLINICA - Che sono ancora due anni e nel frattempo? Ecco, nel frattempo son dolori. In questo caso pure fisici perché riguardano qualcosa che tutti noi abbiamo in tasca e che ci serve in farmacia per detrarre i costi dei medicinali da banco o all'ufficio prenotazioni dell'ospedale per fissare una visita con lo specialista di turno o sul sito della propria asl (l'azienda sanitaria locale) per scaricare il fascicolo della cartella clinica. La tessera sanitaria, al secolo la carta nazionale dei servizi, infatti, quel benedetto chip ce l'ha eccome. Alla stregua, siamo onesti, di qualsiasi card elettronica rilasciata dalle autorità. Epperò, ora, complice la farfalla di cui sopra, rinnovarla sarà un terno al lotto. Nel senso che, dice il ministero dell'Economia e della Finanza in una nota facilmente reperibile sul suo sito, «dal primo giugno è possibile produrre la tessera sanitaria anche senza il microchip». Vuol dire, non occorre essere un esperto per capirlo, che da una ventina di giorni c'è la possibilità, qualora si debba rinnovare la carta, di ritrovarsela in mano "monca". A guardarla manco te ne accorgi, a meno che non cerchi proprio quel tagliandino dorato: ha sempre il solito aspetto del tesserino plastificato e vale come tessera europea per le assicurazioni di malattia. Però non è nella versione Ts-Cns (ossia "Tessera sanitaria - Carta nazionale dei servizi"), si ferma alla dicitura Ts. E cambia un po' tutto perché in quel chip, che è stato introdotto nel 2011, sono racchiusi una serie di servizi come l'accesso a quelli offerti in rete dalla pubblica amministrazione. Hai detto poco.

 


 

DECRETO AD HOC - E infatti per procedere in questo senso, cioè per ipotizzare la produzione di tessere chip-less, è stato necessario un decreto del Mef, emanato in concerto con quello della Salute e della transizione digitale (e pubblicato in Gazzetta ufficiale la settimana scorsa, il 9 giugno). Attenzione: per gli sfortunati (tra i quali chi scrive) che sono corsi a controllare nel portafogli la scadenza della propria carta e si stanno già mettendo le mani nei capelli, la soluzione c'è. Anzitutto, signori, non è detto che ci arrivi per posta una tessera senza microchip, ma se anche dovesse, teniamo a mente che potremmo continuare a utilizzare quella che già abbiamo, seppur scaduta, fino al 31 dicembre del 2023. E a quella data, speriamo, la "crisi dei conduttori" sarà finita. Dita incrociate. «Questo è stato possibile - spiega la nota del Mef, - per continuare a permettere ai cittadini di usufruire dei servizi digitali della pubblica amministrazione per i quali è previsto l'accesso tramite questa specifica funzione e sui portali istituzionali». Per l'aggiornamento del software di gestione della componente Csn con la nuova scadenza, poi, le indicazioni saranno disponibili sul portale internet della tessera sanitaria. La card, come sempre è stato, sarà gratuita e ci verrà spedita circa due mesi prima della scadenza al nostro stesso domicilio. Almeno sulla busta di chip non ce ne sono.

 

 

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