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Elezioni, in arrivo una tempesta politica che mostrerà un'Italia cambiata

Gianluca Mazzini
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Un'estate diversa quella che stiamo vivendo che ci consegna un'Italia in evoluzione. Guerra, siccità, crisi economica stanno facendo la loro parte per cambiare aspettative e prospettive delle famiglie italiane ma c'è qualcosa di più: la nostra Nazione sta cambiando socialmente e forse anche culturalmente. Si prenda l'esempio di questo Ferragosto. Città vuote ma non così vuote come in passato. Un esempio. Le grandi catene di supermercati hanno tenuto aperto anche il 15 agosto (mezza giornata). Non per fare un favore a qualche anziano o risolvere il problema della "saracinesca selvaggia", che ha angosciato per decenni le amministrazioni comunali, ma semplicemente perché gli uffici marketing hanno calcolato significative presenze di consumatori nelle città.

 

 

IL CAMPIONATO - Altra novità assoluta l'inizio del campionato di calcio in pieno Ferragosto. Un evento mai accaduto prima, complice l'assurdo mondiale di calcio in Qatar programmato in novembre e dicembre che bloccherà i tornei nazionali per quasi due mesi. La prima giornata si è disputata in tre giorni, tra anticipi e posticipi con tutte le squadre in campo tra il 13, 14 e 15 agosto. Incredibile ma vero: gli stadi sono stati presi d'assalto, anche se non erano in programma grandi sfide. Solo a San Siro in occasione di Milan-Udinese si sono presentati in 70mila. Ma è stato successo di pubblico ovunque. I tifosi che, alla fine, hanno assistito alle dieci partite in calendario sono stati ben 280 mila. Cifra record. Evidentemente tutta gente che si trovava in città e non in vacanza. Quest' anno non abbiamo avuto neppure l'incubo della chiusura ferragostana dei musei. Così i turisti stranieri che sono tornati ad affollare le nostre città hanno potuto visitare siti archeologici e affini, come in qualunque altro paese europeo. Non era così fino a qualche tempo fa. Per la gioia soprattutto degli americani. Secondo le stime ufficiali alla fine dell'estate saranno 2,2 milioni gli americani ad aver visitato il Belpaese (per una spesa di oltre due miliardi di euro). Questa inattesa e massiccia presenza (da aggiungere anche un milione di spagnoli) ha solo in parte riparato alle disdette di russi e cinesi (ma anche giapponesi) che tradizionalmente garantivano copiosi investimenti estivi in Italia. Italia che con l'autunno dovrà fare in conti con una serie infinita di emergenze e novità a partire dalle elezioni politiche, mai calendarizzate nel periodo estivo.

 

 

RISCHI E DISCUSSIONI - Ma i tempi cambiano e anche l'Italia sta cambiando. Non tutta. C'è ancora chi, tra spiagge e rifugi alpini sovraffollati, è in grado di individuare i pericoli di un eterno ritorno del fascismo. Da Ferragosto sui media nazionali si discute molto della lettera M. Lettera che avvicinerebbe (inequivocabilmente) le visioni politiche di Mussolini a quelle della Meloni. Con premesse del genere è chiaro che la campagna elettorale sia quanto di più sideralmente lontano dai problemi, dalle esigenze, dalle preoccupazioni degli italiani. Per questo i pur inaffidabili (ma per eccesso o per difetto?) sondaggi nazionali danno in arrivo una tempesta politica che certificherà quanto l'Italia sia cambiata. Anche e soprattutto politicamente. 

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