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Giorgia Meloni, Sallusti: "Quale sarà il primo banco di prova"

Giorgia Meloni

Alessandro Sallusti
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Ogni grande uomo e ogni grande donna hanno un tallone di Achille. Quello di Giorgia Meloni potrebbe essere dalle parti di Piombino. Mi spiego. C'è una parola tecnica, e come tale respingente, che poco appassiona l'opinione pubblica ma della quale a urne chiuse sentiremo parlare parecchio. La parola è «rigassificatore» e potrebbe essere la prima pietra d'inciampo di un eventuale governo di centrodestra. Per l'Italia i rigassificatori rappresentano l'ultima scialuppa di salvataggio rispetto alla crisi energetica. Si tratta di grosse navi - semplifico - che stazionano ormeggiate al largo di porti attrezzati a ricevere gas. Loro, le navi, ricevono gas liquido da altre navi cisterne provenienti da zone del mondo non collegate all'Italia dai tubi drei gasdotti, lo trasformano in gas gassoso e lo pompano nel Paese.

 

 

Bene, da tempo il governo ha individuato in Piombino il porto migliore per installare un importante rigassificatore ma l'amministrazione comunale, a guida Fratelli d'Italia, non vuole saperne di ospitare la nave, nonostante i rischi ambientali - a detta di tutti gli esperti e gli studi - siano praticamente zero. Finora i vertici nazionali di Fdi sono stati dalla parte del sindaco, tutto sommato una scelta facile: quando sei all'opposizione puoi permetterti di sacrificare gli interessi nazionali agli umori delle comunità che amministri, in gergo si chiama ricerca del consenso a costo zero. Ma guidare un Paese intero, difendere i suoi interessi è cosa diversa che fare il sindaco di un Comune o inseguire interessi particolari e accontentare paure locali. Guidare il Paese a volte costringe a scelte scomode, difficili da far digerire ai propri elettori, a volte anche dure. Fdi non ha mai avuto questo onere-onore.

 

 

La domanda è: ne avrà la forza, ne sarà capace? Io mi auguro di sì, e Piombino sarà il primo banco di prova che stabilirà se un grande partito di opposizione potrà diventare anche un grande partito di governo. Su questo, non sulla stupida richiesta di purezza rispetto alla destra fascista, Giorgia Meloni si giocherà la propria autorevolezza e credibilità. Noi rispettiamo i Fratelli di Piombino, ma nell'urna c'è il simbolo di Fratelli d'Italia e al governo vorremmo dei Fratelli d'Italia. E tutta Italia, proprio tutta, ha bisogno come l'aria che quella maledetta nave cisterna si ancori al largo di quella città oggi impaurita, costi quel che costi.

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