Violenza su donne: associazioni, su caso Lerici no neofemminismo rinverdito
Roma, 28 dic. (Adnkronos) - "Come donne della Cisl, delle Acli, di Confcooperative e di Confartigianato, siamo convinte che non si possa trasformare la scellerata posizione del parroco ligure in un pretesto per proporre una visione manichea in cui l'argine alla permanenza di visioni medievaleggianti del ruolo della donna non puo' che essere un neofemminismo rinverdito e rivangato per l'occasione". Lo scrivono in una lettera aperta Liliana Ocmin della Cisl, Agnese Ranghelli delle Acli, Giovanna Zago di Confcooperative ed Edgarda Fiorini di Confartigianato. "Abbiamo avuto notizia che le amiche della Cgil intendono scendere in piazza con un fiore in mano e indossando la minigonna - ai legge - come se l'unica dialettica possibile fosse misurabile alzando o abbassando i centimetri di stoffa. Per quello che ci riguarda siamo convinte, anche assieme a tantissime donne delle tante associazioni cattoliche che irrobustiscono il tessuto sociale e culturale del Paese, che la dignita' della donna possa e debba essere difesa valorizzandone l'intelligenza affettiva, le capacita' relazionali, il contributo quotidiano e pervasivo che la cultura di genere offre alle politiche di inclusione sociale, di accesso al lavoro e alle pratiche di conciliazione". "Esiste, quindi - proseguono le firmatarie della lettera - un umanesimo delle donne - che e' parte integrante della dottrina sociale della Chiesa e del vissuto di tante associazioni cattoliche - che non riluce, che evita i riflettori, che disdegna lo scandalo mediatico e che e', invece, tutto preso a fecondare strutture sociali e a garantire coesione a un tessuto messo duramente a repentaglio dalla crisi economica e dal furto di futuro che sta subendo un'intera generazione". (segue)