Pasqua: torna il rito dei 'vattienti' in Calabria
Cosenza, 16 apr. - (Adnkronos) - Fervono i preparativi a Verbicaro e Nocera Terinese per la celebrazione dei 'battenti' o ' vattienti ', uno degli appuntamenti clou della Settimana Santa in Calabria. Il rito, in molti casi tramandato da padre in figlio, si ripete da secoli: i ' vattienti ', vestiti di rosso con un semplice pantaloncino corto, una maglietta e un fazzoletto intorno al capo, mortificano pubblicamente il loro corpo con la flagellazione fino a far sgorgare il sangue dalle ferite provocate dal 'cardu' o 'cardiddo', un disco di sughero su cui, grazie a uno strato di cera, sono infissi tredici acuminati pezzetti di vetro, detti 'lanze'. Pieni di ferite e di sangue, a voler imitare quelle che sono state le sofferenze di Gesu', i battenti percorrono le vie del paese, rilasciando sui muri i segni delle mani insanguinate. La celebrazione dei battenti suscita sempre un acceso dibattito: da alcuni viene infatti considerato un rito cruento e non al passo con i tempi. E se da un lato c'e' chi vorrebbe l'abolizione di questa pratica dall'altro ci sono i suoi sostenitori, che nella flagellazione vedono l'espressione della devozione popolare. (segue)