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Immigrati: strage Lampedusa 3 ottobre, donne vittime di stupri di gruppo

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Palermo, 1 lug. - (Adnkronos) - La mente dell'organizzazione transnazionale di esseri umani era un cittadino del Sudan. E proprio nello stato dell'Africa sahariana c'era il centro di raccolta dei migranti. E' uno dei particolari che emerge dall'operazione 'Glauco', condotta dalla polizia di Stato e che ha portato all'esecuzione di nove fermi e alla notifica di cinque avvisi di garanzia, nell'ambito delle indagini sulla strage di Lampedusa del 3 ottobre del 2013, costata la vita a 366 migranti. Dopo essere stati 'venduti' a referenti libici e prima di imbarcarsi su navi di fortuna alla volta dell'Italia, gli extracomunitari venivano 'stipati' in magazzini, veri e propri lager, dove spesso le donne erano oggetto di sevizie e stupri di gruppo. In cinque mesi di indagini gli investigatori hanno ascoltato oltre 30mila intercettazioni. I reati contestatati a vario titolo sono associazione per delinquere e favoreggiamento dell'immigrazione e della permanenza clandestina, aggravati dal carattere transnazionale del gruppo criminale.

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