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Musy: riferimenti 'misteriosi' a Furchi' in indagine su estorsione

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Torino, 18 lug. - (Adnkronos) - "…ma hai visto che c'ha tutta la roba di Furchì?...nella macchina...te l'ha portata". E' il passaggio di un'intercettazione ambientale registrata dagli investigatori il 7 marzo 2013 nel corso degli sviluppi legati all'indagine per l'agguato al consigliere comunale dell'Udc Alberto Musy per il quale è a processo con l'accusa di omicidio Francesco Furchì. A essere registrato mentre parla con un'altra persona è Vincenzo D'Alcalà, arrestato oggi per estorsione insieme ad altre persone per un episodio ai danni di un imprenditore per il quale Furchì è indagato in concorso. La circostanza è accennata nella carte dell'inchiesta: gli inquirenti definiscono le sue parole "un oscuro riferimento a Francesco Furchì: la "roba" potrebbe essere legata al trasloco di una parte di cose di Furchì da un magazzino, ma il dubbio degli investigatori è che possa trattarsi di altro "ad esempio della pistola utilizzata nell'omicidio" è una delle ipotesi. Questo secondo gli investigatori anche alla luce di "un'inquietante circostanza" riferita dall'imprenditore vittima dell'estorsione in cui "D'Alcalà gli chiese denaro - si legge nelle carte - per pagare l'onorario del difensore dello stesso Furchì". Episodi definiti "misteriosi" e su cui si deve ancora fare piena luce.

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