'Ndrangheta: politico chiese aiuto al boss per le regionali in Calabria
Reggio Calabria, 9 set. (Adnkronos) - "Ti puoi candidare", "si, ti puoi presentare". E' Giuseppe Commisso, il titolare della lavanderia Ape Green a Siderno conosciuto come "mastru" ed esponente di spicco della cosca omonima a dare l'assenso ad Antonio Macrì, all'epoca presidente del consiglio comunale di Siderno, di candidarsi alle regionali del 2010. Il politico, finito in manette questa mattina, aveva chiesto l'autorizzazione e una mano di aiuto al boss per affrontare la campagna elettorale ma poi la sua candidatura non si concretizzò. Al suo posto venne inserito in lista Cosimo Cherubino, anche lui finito agli arresti nell'operazione "La falsa politica" nel maggio 2012. I primi particolari dei rapporti tra Macrì e le cosche di 'ndrangheta sono emersi proprio in quella indagine. Nelle intercettazioni captate dagli investigatori della Polizia all'interno della lavanderia Ape Green, Macrì chiese a Commisso di aiutarlo "cittu cittu" ovvero di nascosto, e gli spiegò che il candidato alla presidenza Giuseppe Scopelliti stava preparando tre liste, in una delle quali avrebbe potuto trovare spazio. Commisso lo tranquillizzava "non ti preoccupare che quello che possiamo fare lo facciamo" e Macrì spiegava che si sarebbe accontentato anche di non essere eletto ma gli interessava una buona affermazione "altrimenti non mi conoscerà mai nessuno a livello nazionale, capisci?". Il suo ragionamento era questo: "Pure se rimango fuori per pochi voti mi fa sempre bene, perché sanno che c'è uno che i voti ce li ha… se invece io glieli porto sempre ad uno e all'altro rimango sempre nell'ombra e non cresco mai, sei d'accordo?". In una conversazione successiva con altre persone, però, Commisso dice ai suoi interlocutori di avere chiarito con Macrì il suo disimpegno: il proprio candidato, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbe stato Cosimo Cherubino.