Firenze: catturati tre rapinatori seriali di banche, galeotto fu un selfie (3)
- Ma gli investigatori della sezione antirapina della squadra mobile fiorentina, coordinati dal commissario capo Domenico Balsamo e dal commissario Fortunato Romeo, si misero subito a lavoro per accertare possibili implicazioni della coppia fermata a Battifolle con i fatti oggetto d'indagine. La fisionomia della donna non coincideva con quella descritta dai testimoni e inquadrata dalle telecamere di sorveglianza della banca; mentre l'uomo, 30 anni di origine catanese, aveva subito suscitato qualche dubbio negli inquirenti. I poliziotti sono voluti andare a fondo nella vicenda ricostruendo i contatti del sospetto e analizzando ogni traccia utile a ricostruire la sua rete sociale. Durante il controllo, proprio dal suo telefonino era saltata fuori una foto che lo ritraeva travisato insieme ad un altro soggetto a volto scoperto, quest'ultimo perfettamente compatibile (abiti compresi) con uno degli autori delle rapine del 13 dicembre. Sempre nella vettura fermata in autostrada, gli agenti avevano trovato anche una fattura emessa da un'autofficina di Firenze. Nel documento erano stati annotati due numeri telefonici: il cellulare di una donna (risultata poi essere la terza complice) e il numero di un albergo nella periferia nord di Firenze. Attraverso ricerche incrociate gli investigatori sono riusciti a dare un volto ai tre rapinatori, tutti catanesi, regolarmente registrati nell'albergo: il 30enne fermato a Battifolle, un secondo catanese di 49 anni (peraltro ritratto insieme all'altro nell'autoscatto "incriminato") e una ragazza incensurata di 27 anni. Quest'ultima è stata catturata la scorsa settimana nel catanese in esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il tribunale di Prato (competente territorialmente per il Comune di Calenzano dove è avvenuta la prima rapina della serie). Gli altri due destinatari della misura si trovavano invece già detenuti per altra causa, ovvero per altre rapine.