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Emilia Romagna: Assemblea Regione su 'spese pazze', avvisi non sono sentenza

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Bologna, 10 nov. (Adnkronos) - "Gli avvisi di fine indagine non sono una sentenza, aprono anzi una fase del procedimento che è di garanzia per chi viene a conoscenza delle contestazioni che lo riguardano". E' quanto afferma la presidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia Romagna, Palma Costi (Pd), in merito agli sviluppi dell'inchiesta della Procura di Bologna sulle spese dei 41 consiglieri regionali indagati per peculato. "Le responsabilità personali vanno prima accertate" prosegue Costi, rimarcando che "l'assemblea legislativa della Regione ha adottato controlli di spesa ben prima che venissero introdotti a livello nazionale e in questa legislatura ha ridotto i costi della politica applicando il principio dei costi standard". "Inoltre -aggiunge- in questi mesi abbiamo visto i rendiconti dei Gruppi sottoposti al vaglio dei controlli della Corte dei conti, con sentenze della Sezione giurisdizionale della stessa Corte dei conti e della Corte costituzionale che hanno sancito la regolarità delle spese e la loro attinenza". "Allo stesso modo -conclude la presidente dell'Assemblea- è chiaro che se qualcuno ha sbagliato sarà chiamato a far fronte alle proprie responsabilità, nella convinzione che le regole fissate dal nostro Stato di diritto rappresentino ampia garanzia per chi è chiamato in causa e per la possibilità di stabilire quale sia la verità".

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