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Mo: patriarca Gerusalemme, il Veneto ci aiuti (2)

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(AdnKronos) - (Adnkronos) - La risposta a queste domande consiste, per il prelato arabo, nel tentativo di una fraternità che superi le vendette e di una educazione capace di superare l'odio etnico: “Credo fermamente nell'educazione scolastica: mentre i bambini arabi, ebrei e cristiani giocano, studiano e crescono insieme nelle scuole ‘aperte', si pongono le basi per un futuro di pace e sviluppo autentico. Noi cristiani siamo solo il 10% sul territorio di Gerusalemme e di Gaza, ma abbiamo creato scuole e università dove tutti possono studiare e imparare. Le nostre aule anche se sono state bombardate, hanno già potuto riprendere le lezioni: solo così possiamo iniziare a rispondere a chi fomenta l'odio e agli estremismi di ogni fazione”. “La testimonianza di mons. Fouad è stata impressionante - ha detto il presidente della Regione Veneto Clodovaldo Ruffato - Dopo la caduta del muro di Berlino, che abbiamo ricordato in questi giorni, è necessario che cadano gli altri muri anacronistici che attraversano la terra Santa per poter pensare di evitare altri bombardamenti inutili e altre stragi senza fine”. Un aiuto concreto, è quello che ha chiesto monsignor Fouad Twal in Consiglio, “che si può manifestare nel sostegno attraverso borse di studio assegnate agli studenti, oppure attraverso l'attività di docenti di scuole e atenei in grado di sostenere la didattica nelle nostre strutture educative. Oppure ancora potrebbe essere molto proficuo l'affiancamento di vostri imprenditori ai giovani, di Gerusalemme e degli altri centri dei Territori palestinesi, per imparare quel modello di artigianato e piccola impresa che ha fatto la fortuna dell'economia veneta e che potrebbe essere il segreto che fa ripartire l'economia palestinese”.

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