Roma: Fantino (Municipio VII), continua impegno antimafia
Roma, 18 nov. (AdnKronos) - “A un anno esatto dalla firma del Protocollo 'Municipi senza Mafie', proposto dall'Associazione DaSud, il VII Municipio conferma il proprio impegno nell'educazione alla cultura antimafia ‘per una città più giusta e più sicura'”. Questo è quanto ha dichiarato in una nota il presidente del VII Municipio di Roma Susi Fantino. Fantino parteciperà, insieme all'associazione DaSud, allo spettacolo teatrale ispirato all'omicidio del giudice Rosario Livatino “Il coraggio fa...90”, che andrà in scena martedì 18 novembre alle ore 18.00 presso il teatro della scuola "ex Schweitzer”, in via Giuseppe Messina. Lo spettacolo, di e con G. Arnone, con la regia di Claudio Zarlocchi e prodotto da Teatro Kopò, è il vincitore dell'edizione 2014 del Festival Diritti in scena, Primo Festival antimafie e dei Diritti Umani. “Dopo aver aderito a 'Municipi senza Mafie' - ha aggiunto Fantino - abbiamo cercato sin da subito di mettere in pratica alcune delle buone pratiche previste dal protocollo, approvando già a marzo un'importante risoluzione del consiglio municipale per contribuire ad arginare il fenomeno del Gap, il gioco d'azzardo patologico. Lo scorso maggio, poi, abbiamo ospitato l'evento romano della campagna nazionale SlotMob, premiando i due bar di piazzale Appio Claudio che avevano deciso di rinunciare agli introiti delle slot machine e, oltre a questo, abbiamo assegnato una borsa lavoro a un cittadino sofferente da ludopatia". "Proprio per mantenere e rafforzare ancora di più il nostro impegno territoriale nel contrasto alla criminalità organizzata e nella promozione di buone pratiche di giustizia sociale - ha proseguito Fantino - lo scorso 13 novembre abbiamo approvato una nuova memoria di giunta, che auspichiamo venga presto recepita dal consiglio municipale. E come prevede il protocollo - ha concluso - una particolare attenzione sarà dedicata alla trasparenza nel sistema degli appalti, al contrasto dei fenomeni di corruzione e del gioco di azzardo, allo sviluppo di processi che favoriscano l'utilizzo dei beni confiscati alla mafia e alla promozione di processi educativi volti alla cultura della legalità”.