Bologna: Corte Conti condanna Merola per 30 mila euro, Comune farà appello
Bologna, 19 nov. (AdnKronos) - La Corte dei Conti ha condannato il sindaco di Bologna Virginio Merola a risarcire un danno erariale di 30 mila euro (ripartito tra sindaco, componenti della giunta e due funzionari che hanno dato il parere di regolarità), per l'iter formale seguito per l'inquadramento e per il riconoscimento economico al Capo di Gabinetto, Marco Lombardelli. La cifra è ridimensionata rispetto ai 45 mila euro, più rivalutazione monetaria, contestati dalla Procura regionale per il caso dell'ex capo di gabinetto del sindaco che sarebbe stato nominato per tale incarico, secondo l'accusa, senza avere il titolo di studi necessario. A fronte del pronunciamento dei giudici contabili, il Comune ha già annunciato che ricorrerà in appello. "La Corte dei Conti ha riconosciuto che il sindaco Merola poteva designare Marco Lombardelli capo di Gabinetto, anche se sprovvisto di uno specifico titolo di studio" sostiene Palazzo D'Accursio in una nota, rimarcando che con la decisione depositata ieri, "la Sezione giurisdizionale Emilia Romagna smentisce un punto essenziale della tesi accusatoria della Procura regionale". "La sentenza - rimarca il Comune - spiega che la scelta del personale di staff si basa su criteri fiduciari. Nella sentenza si legge: "si ritiene che il sindaco possa esercitare la scelta degli organi di staff con estrema libertà per quanto attiene all'identificazione dei soggetti prescelti che, ovviamente, devono in primo luogo avere la fiducia dell'organo di vertice ma sui quali non sussiste alcun requisito ostativo in merito all'iter formativo dei selezionati".