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Gay: in Comune a Faenza odg pro famiglia naturale, lo vota anche parte del Pd

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Bologna, 17 dic. (Adnkronos) - E' polemica dopo il voto del consiglio comunale di Faenza, in provincia di Ravenna, che lunedì sera ha approvato un ordine del giorno a sostegno della "famiglia naturale" e, di fatto, contro i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Il testo è passato non solo con i voti del centrodestra, ma anche di alcuni esponenti del Pd.  Netto il commento del presidente dell'Arcigay Flavio Romani. "Quell'ordine del giorno - sostiene Romani - è un'esibizione di forza, un trofeo clericale che sta passando in queste settimane di aula in aula per definire in ognuna, tra laici e clericali, chi comanda. Un virtuosismo tipico di chi in aula passa il tempo a girarsi i pollici, dal momento che nulla determina e nulla potrebbe mai determinare". "L'unica utilità dell"odg - secondo Romani - sta nel fissare una bandierina: grazie a quel voto scopriamo che la maggioranza degli eletti di quell'aula sostiene un'istanza incostituzionale e che ricorda nella retorica, nel pensiero sotteso e negli obiettivi il ventennio di Benito Mussolini". Indice puntato soprattutto contro "la metà esatta degli eletti del Pd, sindaco e presidente del consiglio compresi" che secondo Arcigay confermano l'esistenza dentro ai Dem di una "lobby clericale".

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