Super laboratori della droga in ville affittate con i soldi dei cinesi /Video
Torino, 3 dic. (Adnkronos) - Laboratori di droga in grandi ville isolate pagate con soldi in arrivo dalla Cina. A scoprire l'asse tra Cina e Italia per la produzione di marijuana in grande scala sono stati i carabinieri di Torino: dentro una villa sulla collina torinese i militari hanno trovato un super laboratorio di droga in cui hanno sequestrato 2.400 piante di marijuana, alcune alte fino a un metro e mezzo. Gli investigatori sono arrivati alla villa seguendo il flusso di denaro dopo che lo scorso luglio avevano sequestrato un'altra villa a Cantalupa in cui erano coltivate 831 piantine di cannabis e avevano arrestato un cinese di 23 anni. L'affitto della villa secondo le indagini avveniva con denaro proveniente dalla Cina. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno infatti individuato una ragazza cinese che ha fatto da intermediaria e interprete tra alcune persone cinesi e i proprietari della villa. La donna, che pare fosse all'oscuro delle coltivazioni di droga, ha spiegato di essere stata chiamata, come interprete, per far affittare sia la villa di Cantalupa sia quella di Torino. Il tutto tramite un sito internet cinese che mette in contatto coloro che cercano e offrono lavoro. L'interprete ha dichiarato di essere in contatto con i locatori delle ville, che probabilmente hanno usato nomi fittizi, che le avevano riferito che desideravano utilizzarle come basi per attività di confezionamento di vestiti, senza doversi registrare con partita iva e senza dover pagare le tasse. Da quanto accertato il pagamento dei canoni d'affitto avveniva tramite accrediti bancari provenienti da banche di Hong-Kong, su due conto correnti della ragazza cinese. Gli investigatori stanno cercando di rintracciare gli affittuari delle due “fortezze della droga” e di risalire ai titolari dell'impresa criminale, ricostruendo anche i canali di distribuzione sia dei profitti economici sia della droga. I militari, che stanno indagano sul flusso di denaro dalla Cina verso l'Italia, sospettano che possano esserci altre ville nella disponibilità del gruppo nel nord d'Italia. Sono anche in corso accertamenti per verificare se vi sia una connivenza tra l'organizzazione e i proprietari degli immobili.