Olivetti: giudice, da Tronchetti diritto di critica su De Benedetti (2)
(AdnKronos) - In particolare, il botta e risposta riguarda le dichiarazioni dell'imputato relative ai bilanci di Olivetti, l'allontanamento dalla Fiat, il coinvolgimento nella bancarotta del banco Ambrosiamo e la cittadinanza svizzera di De Benedetti. Frasi che arrivano dopo l'affermazione in un'intervista televisiva in cui Carlo De Benedetti dice: "Se i capitani coraggiosi sono Colaninno e Tronchetti allora preferisco le partecipazioni statali". Risulta "evidente il clima di aspro confronto" in cui si sono incrociate le frasi riprese dalla stampa nazionale, e se in prima battuta "deve darsi risposta in gran parte positiva" alla domanda se le frasi pronunciate siano o meno "potenzialmente" lesive "della reputazione" di De Benedetti, dall'altro il giudice di Milano chiarisce che sussiste anche la scriminante "dell'esercizio del diritto di critica, invocato dalla difesa". Scriminante che sussiste anche perché "per ciascuna dichiarazione" al centro del processo c'è anche il "requisito dell'interesse sociale". E aggiunge nelle motivazioni lunghe 28 pagine: "Non vi é dubbio che il requisito dell'interesse pubblico, nel caso in esame, appaia qui pienamente configurato, tenuto conto del ruolo primario dei protagonisti della polemica, e delle aziende di cui sono i vertici, nel panorama economico italiano". per il giudice "scontato l'interesse dell'opinione pubblica anche in relazione ai temi toccati dall'aspro confronto tra l'imputato e De Benedetti, tra cui il fenomeno di Tangentopoli e il crcck del Banco Ambrosiano".