Milano, 12 lug. (Adnkronos) - Tutto da rifare per i quasi mille candidati al concorso per scegliere 355 nuovi presidi per le scuole lombarde. Il Consiglio di Stato con la sentenza depositata ieri sera ha rigettato il ricorso del ministero dell'Istruzione contro l'annullamento deciso dal Tar lombardo lo scorso anno. Motivo del ricorso fu la presunta trasparenza delle buste utilizzate per contenere le prove scritte che avrebbero consentito di individuare i nominativi degli autori degli elaborati. "Apprendo con stupore della sentenza del Consiglio di Stato che rinvia l'esito del concorso a Dirigenti Scolastici per la Lombardia - ha dichiarato l'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea - imponendo la ricorrezione delle prove scritte di tutti i 996 candidati e di fatto operando una riedizione del concorso. Ci aspettavamo un esito diverso - ha continuato l'assessore regionale - vista la perizia dell'Istituto poligrafico dello Stato che negava la possibilita' di una lettura dei nomi dei candidati a colpo d'occhio attraverso le buste. "In ogni caso questa e' l'ennesima dimostrazione, se ce ne fosse stato bisogno - ha proseguito l'assessore - del fatto che il reclutamento dei docenti e dei dirigenti non puo' piu' avvenire attraverso procedure concorsuali elefantiache e farraginose esposte a sicuri ed innumerevoli contenziosi in tutte le fasi procedurali. Regione Lombardia proporra' in tempi brevi in Conferenza Stato Regioni proposte di reclutamento e valutazione dei docenti e dei dirigenti maggiormente legati all'autonomia scolastica e alle realta' locali". (segue)