Trapani: stabilita ammenda, peschereccio sequestrato verso rilascio
Palermo, 23 ago. - (Adnkronos) - Potra' presto prendere di nuovo il mare il peschereccio mazarese 'Pindaro', sequestrato nei giorni scorsi dalle autorita' tunisine. E' stata fissata, infatti, l'ammenda, pari a 15mila euro, che dovra' essere pagata dall'armatore per il suo rilascio. A confermarlo all'Adnkronos e' Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto produttivo per la pesca Cosvap. "Dopo una lunga trattativa e grazie al prezioso intervento dell'ambasciatore italiano a Tunisi, Raimondo De Cardona - spiega - si e' arrivati ad una soluzione in tempi rapidi". "La commissione interministeriale tunisina - aggiunge - aveva gia' stabilito in 120mila dinari, oltre 60mila euro, la multa da pagare per ottenere il rilascio del motopesca, ma l'ottimo lavoro della nostra diplomazia ha consentito di ridurre l'ammontare dell'ammenda. Non appena sara' pagata il peschereccio potra' tornare in mare". "L'armatore - conclude Tumbiolo - avrebbe potuto presentare un ricorso, ma la fase di transizione che sta attraversando la Tunisia avrebbe reso i tempi incerti e procurato un danno maggiore". Il peschereccio 'Pindaro' era stato sequestrato in acque internazionali, al limite della zona del Mammellone. Oggi l'ambasciatore De Carbona ha avuto a Tunisi un lungo colloquio con il ministro tunisino dell'Agricoltura, al termine del quale si e' arrivati alla riduzione della sanzione e alla soluzione della vicenda.