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"Aspettava ok Isis per attentato", egiziana espulsa dall'Italia

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Milano, 13 nov. (AdnKronos) - Una ragazza egiziana di ventidue anni è stata espulsa dall'Italia per motivi di sicurezza nazionale. La giovane, regolarmente residente a Milano, aveva intrapreso da alcuni mesi un deciso percorso di radicalizzazione, manifestando in più occasioni, on line, l'intenzione di recarsi nei territori del Daesh per fornire il suo contributo al jihad. La giovane stava maturando l'idea di commettere un'azione suicida nel territorio nazionale e sarebbe stata in attesa dell'avallo dei vertici dell'Isis per compiere un attentato. Per questi motivi la polizia di Stato, con un provvedimento del Questore di Milano di esecuzione immediata, ha espulso la 22enne egiziana dal Paese. L'attività della Digos di Milano aveva evidenziato il profondo cambiamento subito dalla giovane nell'arco degli ultimi 4 anni. Al suo arrivo in Italia nel 2013 era occidentalizzata, sia nel vestiario che nel comportamento, nell'ultimo periodo invece indossava il niqab. La giovane, che viveva nel quartiere Gratosoglio nella periferia sud di Milano insieme ai genitori e a tre fratelli minori, trascorreva interamente le sue giornate su internet. Non aveva né un lavoro né alcuna relazione sociale significativa, se non una limitata con una vicina di casa. Dalla perquisizione di un tablet è emerso come la giovane fosse in contatto con un membro dell'Isis non meglio identificato al quale aveva chiesto di organizzarle un viaggio in Siria. Ma le difficoltà riscontrate per la partenza le avevano fatto cambiare idea. Ad alcuni terroristi stanziati nelle terre del conflitto la giovane aveva mostrato la propria disponibilità a compiere un'azione in Italia e aveva richiesto un parere in merito, non ricevendo tuttavia alcuna autorizzazione né tantomeno indicazioni pratiche.

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