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Violenza su donne: dottoressa stuprata, Stato non mi ha protetto

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Palermo, 22 nov. (AdnKronos) - "Stuprata dalle istituzioni". La frase di denuncia rimbalzata sui giornali Serafina Strano continua a ripeterla. La dottoressa di Trecastagni sequestrata e stuprata per ore durante il suo turno di lavoro alla guardia medica punta il dito non solo contro il suo aggressore, già nelle mani della giustizia, ma contro le istituzioni, la politica, lo Stato, l'Asp, che "avrebbe dovuto intervenire e che invece mi ha lasciato sola". "Diciamoci la verità la politica se ne sta fregando. I dirigenti dell'Asp sono corresponsabili di quello che mi è successo, la magistratura dovrebbe intervenire anche nei loro confronti - denuncia - Loro mi hanno esposto a tutto questo. Quello che mi è capitato è successo solo perché il mio datore di lavoro, lo Stato, non mi ha protetto in maniera adeguata". Un "tugurio" la guardia medica in cui lavorava dove "oggi, nonostante siano passati 60 giorni dalla mia aggressione, è ancora tutto come prima. Non si è fatto nulla. La ministra Lorenzin (anche lei fra quelle accusate di averla abbandonata ndr) dice che andava tutto bene, ma di sicuro in quel posto non c'è nulla. Le porte blindate sono montate su pareti di cartongesso, le telecamere sono a circuito chiuso, il telefono e il famoso 'pulsante di sicurezza' sono di quelli acquistabili su internet che il mio aggressore ha potuto disattivare semplicemente tirando i cavi. L'Asp ha speso 400mila euro in queste cose, è spreco di soldi pubblici".

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