Mafia: presidente Corte Appello Palermo, Cosa nostra operativa ma malcontento tra boss
Palermo, 26 gen. (AdnKronos) - "L'esito delle recenti indagini ha, ancora una volta, comprovato la piena e costante operatività dell'organizzazione Cosa nostra nell'ambito dei settori illeciti che appartengono alla sua tradizionale e sedimentata attività criminale: le estorsioni, il traffico (in significative quantità) di sostanze stupefacenti, il condizionamento degli appalti, nonché l'attività di impresa (non soltanto nel campo 'elettivo' dell'edilizia), secondo formule eterogenee, di volta in volta selezionate, dal turbamento della libera concorrenza, fino allo svolgimento, diretto e occulto, di attività economiche di per sé lecite, ma con il consueto ricorso a dinamiche di interposizione fittizia o con la sempre più frequente creazione di vere e proprie 'società occulte' con imprenditori disponibili anche se formalmente estranei alla struttura dell'organizzazione criminale". Lo scrive il presidente della Corte di Appello di Palermo Matteo Frasca nella sua relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario. Frasca evidenzia anche come "la pressione costante, esercitata dall'attività giudiziaria" su Cosa nostra ha "progressivamente provocato nel tempo alcune significative conseguenze, di cui si ritrova una dimostrazione sempre più frequente in gran parte delle attività di indagine dell'ultimo periodo: sono stati infatti numerosi i casi di captazione di conversazioni che hanno consentito di verificare significativi sintomi di malcontento (a volte anche di difficoltà) da parte di esponenti di rilievo del sodalizio mafioso, costretti a fronteggiare il problema, che sta divenendo strutturale, della carenza di 'risorse umane' nello svolgimento delle tradizionali attività criminali fondamentali per il controllo del territorio".