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Sicilia: segretario generale Ars a don Scordato, basta con processi pubblici (3)

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(AdnKronos) - "Si tratta di personale assunto soltanto attraverso concorsi pubblici particolarmente selettivi (quello al quale partecipai io, ad esempio, era per 11 posti e fummo assunti in dieci), che garantiscono elevata professionalità ed efficienza, al servizio terzo ed imparziale di una istituzione che deve saper svolgere un ruolo di contraltare rispetto a quello del governo. Le retribuzioni sono previste da norme vigenti da oltre 30 anni, e per gli assunti dal 2013 sono già notevolmente ridotte rispetto al passato". "Anche questo personale, lei non stenterà a crederlo, gode dei medesimi diritti e dello stesso livello di tutela spettanti a tutti i lavoratori - Capirà bene allora lo sforzo di ottenere il risultato dell'introduzione di tetti agli stipendi riducendo al minimo la possibilità di ricorsi, che potrebbero avere un esito sfavorevole per le casse dell'Assemblea". "Noi speriamo che il nostro impegno sia riconosciuto ed apprezzato. Le sue parole ci dicono invece il contrario - dice ancora Scimè - Da questo pubblico processo condotto a mezzo stampa, una specie di mediatico autodafé, risultiamo colpevoli di non fare mai abbastanza, di essere il simbolo di tutte le nefandezze, la causa della grave situazione economico sociale che affligge la nostra isola. È necessaria maggiore cautela nell'affrontare questo argomento; e anche maggiore rispetto, che oggi sembra quasi esserci del tutto negato". E conclude: "Tutto ciò ci ferisce, ma noi faremo comunque la nostra parte. Con rispetto".

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