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Vaccini, Gsk continua la sfida alle malattie infettive

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Roma, 22 feb. (AdnKronos Salute) - Aiutare i Paesi in via di sviluppo a combattere le malattie infettive rimane l'obiettivo, a dieci anni dalla sua fondazione, del Gsk Vaccines Institute for Global Health (Gvgh) di Siena. Dal 2008 ha portato avanti 8 progetti per lo sviluppo di nuovi vaccini, e in questa decade l'istituto ha attratto finanziamenti pubblici e privati per circa 25 milioni di euro. Oltre 2 miliardi di persone nel mondo sono a rischio di contrarre malattie infettive: è guardando a dati come questi che Gvgh lavora per sviluppare vaccini efficaci e a costo sostenibile contro le malattie infettive neglette come la febbre tifoide, la shigellosi e la malattia streptococcica e le sue complicazioni. I ricercatori di Gvgh portano avanti all'interno dell'istituto la ricerca e le prime fasi di sviluppo clinico di un vaccino che poi viene trasferito a partner esterni per completare gli studi clinici per la registrazione, la produzione e la distribuzione. "Gvgh - spiega il direttore dell'Istituto, Allan Saul - si prende tutto il rischio delle prime fasi, che sono le più complesse nella messa a punto di un vaccino. Una volta completato il progetto pilota, procediamo con il trasferimento della tecnologia all'impresa che si occuperà di produrre il vaccino e renderlo accessibile a coloro che ne hanno più bisogno”. La scelta dei progetti - sottolineano Gsk - si concentra sulle esigenze di salute pubblica dei paesi in via di sviluppo. Dal 2008 Gvgh, che oggi occupa 50 ricercatori, ha portato avanti otto progetti di sviluppo di altrettanti vaccini per sconfiggere malattie neglette, sviluppando internamente tecnologie all'avanguardia. Per cinque di questi vaccini il metodo di produzione è stato messo a punto e sono stati prodotti i lotti necessari per la fase clinica nell'uomo; in particolare, due di questi vaccini sono già stati valutati in nove studi condotti in Europa, Asia e Africa, mentre altri tre sono pronti per la fase clinica. Infine, per il vaccino bivalente contro la febbre tifoide e paratifoide è già stato concluso il trasferimento a un'azienda indiana per la produzione e la commercializzazione del vaccino nei Paesi endemici. Nel corso dei dieci anni di attività Gvgh ha attratto finanziamenti arrivati, tra gli altri, da Fondazione Bill and Melinda Gates, Wellcome Trust, Unione Europea, Regione Toscana (tramite Sclavo Vaccines Association), Fondazione Monte dei Paschi di Siena e altri enti privati nazionali e internazionali. "La tutela della salute globale e l'equità nell'accesso alle cure - commenta Rino Rappuoli, chief scientist della Gsk Vaccines - sono grandi temi della nostra epoca. Dieci anni fa l'iniziativa di Gvgh poteva apparire visionaria, ma i risultati raggiunti ci dicono che il modello adottato va nella giusta direzione. La sfida della salute globale, se intrapresa assieme agli attori pubblici e privati che hanno gli strumenti per affrontarla, può essere vinta. A luglio riuniremo a Siena esperti mondiali in campo economico e scientifico per affrontare il tema della sostenibilità della global health. Sarà un momento di riflessione e confronto che auspico ci permetta di guardare al futuro con maggiore speranza, dedizione e impegno".

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