Caccia: Consiglio Regione Lombardia non vota su progetti legge (4)
(AdnKronos) - Per il consigliere segretario Giovanni Malanchini "la Lega unita e compatta porta in aula una questione nella quale crede e rispetta la parola data. Qualcuno, al contrario, per l'ennesima volta tradisce i cittadini nascondendosi dietro al voto segreto. Quella di oggi è la vittoria di Pirro, dei voltagabbana e degli ‘ambientalisti da poltrona'. Oggi erano seduti sullo stesso fronte: chi condanna l'attività venatoria, non ammettendo la sua grande importanza per l'equilibrio ambientale e chi sfrutta le associazioni venatorie cercando di spremere voti". E il consigliere Mauro Piazza, di Forza Italia, esprime "il mio più grande rammarico per l'intromissione avvenuta oggi da parte del governo che esercita un'indebita pressione, nei confronti della libera attività del Consiglio regionale della Lombardia". Il parere preventivo espresso dal governo sui due progetti di legge "ha leso le nostre prerogative e ha condizionato il nostro normale iter legislativo. Spero che il governo centrale ed in particolare il ministero dell'ambiente, non assuma più posizioni ideologiche così stringenti nei confronti della caccia". Per Massimo De Rosa e Simone Verni, del M5S Lombardia, "oggi ha vinto in Lombardia la difesa dell'Ambiente, una delle nostre cinque stelle. Questa maggioranza si è mostrata divisa e non ha tenuto. Abbiamo affossato due proposte di legge oscene ed evitato ai lombardi multe europee per centinaia di migliaia di euro che avrebbero tolto risorse ai territori per le vere urgenze". E per il capogruppo Fabio Pizzul e il consigliere Matteo Piloni del Pd, "le forzature della Lega, come sempre, non portano a nulla. Il Consiglio ha detto no a provvedimenti illegittimi che avrebbero messo a rischio le tasche dei cittadini lombardi. Il nostro non è stato un voto contro la caccia ma contro un testo che, oltre alle sanzioni, avrebbe portato con sé anche un mare di complicazioni per gli stessi cacciatori".