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Rubate 20 pietre d'inciampo a Roma

AdnKronos
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Roma, 10 dic. - (AdnKronos) - Venti pietre d'inciampo sono state divelte e rubate nella notte nel Rione Monti a Roma. Erano dedicate a 20 membri della famiglia Di Consiglio ed erano state installate il 9 gennaio 2012. Le pietre ricordano i cittadini ebrei deportati nei campi di concentramento. La denuncia del furto arriva dall'Associazione 'Arte in Memoria' che dal 2010 si occupa dell'installazione delle pietre nella Capitale. Adachiara Zevi, presidente dell'associazione culturale 'Arte in Memoria' che promuove il progetto 'Memorie d'inciampo', dice all'Adnkronos: "E' un atto intollerabile, incredibile e inammissibile di vandalismo di stampo fascista e antisemita. Si tratta di un gesto reso possibile, legittimato, da un governo che discrimina e perseguita le persone diverse, le minoranze e tutti coloro che lottano per i diritti civili. Stiamo vivendo un momento terribile". "E' gente che si sente legittimata durante una notte di domenica a compiere un'operazione del genere - aggiunge Zevi - senza che nessuno si accorga di niente: è assurdo. E' in atto una politica discriminatoria, che legittima atti di questo genere". "Stiamo organizzando per questa sera intorno alle 20 un presidio davanti alla casa della famiglia Di Consiglio, nel rione Monti, - annuncia- perché è un attacco a coloro che sono stati sterminati, a coloro che testimoniano ogni giorno quanto è accaduto, con i loro racconti". In un tweet la sindaca di Roma Virginia Raggi scrive: "Inaccettabile il furto di 20 pietre d'inciampo, realizzate in memoria dei cittadini ebrei deportati nei campi di concentramento, nel rione Monti. Un gesto che condanno con forza e profonda indignazione. La memoria - sottolinea - esige rispetto".

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