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Migranti: L'appello di Ibra che arriva dalla Guinea, Non si sacrifichi futuro giovani (2)

AdnKronos
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(AdnKronos) - "I miei amici che vivono qui da anni - aggiunge ancora il giovane Ibra - si lamentano, perché la Questura non rilascia più il permesso di soggiorno. Tutti quelli che hanno presentato la domanda alla Commissione territoriale hanno avuto il diniego e ora sono disperati e hanno paura, perché rischiano di restare per strada, da irregolari, perché se non hai un documento non puoi fare niente e avendo compiuto 18 anni non puoi neppure essere accolto in un centro di accoglienza per minori". "Tutto questo darà fastidio alla società, alla gente - aggiunge Ibra -perché le persone per strada spesso vengono considerate ladri o delinquenti". "Io ho avuto per fortuna la possibilità di inserirmi nella società - aggiunge ancora il ragazzo - Ho potuto imparare l'italiano e adesso ho tanta voglia di stare in Italia e inserirmi in un percorso di studio e formazione. Vorrei tanto che anche altre abbiano le stesse opportunità che ho io. Vogliamo solo realizzare i nostri sogni. Nient'altro". E aggiunge: "Non possiamo sacrificare il futuro di tante altre persone per colpa di poche persone, perché il governo dice di volere proteggere l'Italia dai delinquenti. Dobbiamo fare la cosa giusta, in un modo conveniente sia per la sicurezza sia per le persone che arrivano". E sulla vicenda della nave Sea Watch che da 12 giorni vaga nel Mediterraneo con 49 persone a bordo, e che solo adesso ha ottenuto il permesso da Malta di potere ormeggiare, ma senza potere sbarcare, il giovane Ibra dice: "C'è una mancanza di solidarietà tra i paesi dell'Unione europea, ho notato che gli Stati non sono abbastanza d'accordo tra loro. Dovrebbe esserci maggiore unione tra gli Stati europei. E meno egoismo".

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