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Corruzione: assessore Cordaro, 'io snobbavo gli Arata? No, seguivo solo le regole'

AdnKronos
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Palermo, 12 giu. (AdnKronos) - "Io avrei snobbato gli Arata? No, affatto. Io ho semplicemente seguito le regole. Tutto qui". Così l'assessore regionale al Territorio e Ambiente della Regione siciliana, Salvatore Cordaro, commenta con l'Adnkronos le intercettazioni di Paolo Arata e il figlio Francesco, i faccendieri arrestati all'alba di oggi dalla Dia di Palermo nell'ambito dell'inchiesta sull'eolico. Secondo gli Arata l'assessore Cordaro avrebbe avuto un atteggiamento "di sufficienza" nei confronti dei due, come emerge dalle intercettazioni ambientali riportate dal gip nella misura cautelare. In una interlocuzione i due Arata riferiscono dei loro contatti con l'Assessore all'Energia Alberto Pierobon e con l'Assessore al Territorio e Ambiente Salvatore Cordaro lamentandosi, però, dell'atteggiamento "di sufficienza" tenuto da quest'ultimo, che sembrava snobbarli benché gli fossero stati raccomandati da Pierobon e Miccichè", si legge nell'ordinanza. "Ricordo che Arata venne per parlarmi di due impianti di bio-metano a Franconfonte e Calatafimi - racconta Cordaro -chiese di non passare dalla Valutazione di impatto ambientale". La valutazione di impatto ambientale (VIA) è una procedura amministrativa di supporto per l'autorità competente (come Ministero dell'Ambiente o Regione) finalizzata ad individuare, descrivere e valutare gli impatti ambientali di un'opera, il cui progetto è sottoposto ad approvazione o autorizzazione. "Io valutai la congruenza dei progetti e la loro bontà e chiesi agli uffici tecnici. Ma i miei tecnici mi dissero che i progetti dovevano passare dalla Via, la valutazione di impatto ambientale", quindi non potevano transitare direttamente agll'Assessorato al'Energia. Per Cordaro, Paolo Arata era uno "che pensava di trovare complicità in assessorato ma ha trovato solo dinieghi...".

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