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Open Arms, Spagna si offre. Ong: troppi altri 7 giorni in mare

AdnKronos
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Palermo, 18 ago. (AdnKronos) - Un porto offerto dal governo di Madrid, la stanchezza e la fatica dei migranti a bordo da oltre due settimane, il gesto di alcuni di loro che si sono tuffati in mare, donne e bimbi che piangono (VIDEO). Ore concitate a bordo della Open Arms, a cui la Spagna ha offerto il porto di Algeciras per far sbarcare le 107 persone che da giorni si trovano di fronte all'isola di Lampedusa. Lo ha comunicato il presidente del Consiglio facente funzioni, Pedro Sanchez, sottolineando di aver preso questa decisione di fronte alla situazione di emergenza che si vive sulla nave, secondo quanto si legge in un comunicato della presidenza del Consiglio spagnolo. Ma per Ong Proactiva Open Arms lo sbarco ad Algeciras è "non fattibile" . "Queste persone hanno bisogno di essere sbarcate immediatamente - ha detto un fonte della Ong ad Europa Press - stiamo in questo momento in una situazione di emergenza umanitaria e queste persone devono essere sbarcate". "Ci sono sentenze che lo stanno dicendo da giorni", concludono riferendosi alla sentenza del Tar. Poi, in riferimento alla disponibilità spagnola, Open Arms precisa: "Non abbiamo rifiutato l'offerta della Spagna ma fatto solo presente che dopo 17 giorni in mare con persone stremate e la situazione di emergenza a bordo non siamo in grado di affrontare 7 giorni di mare". Open Arms ha inviato "una richiesta urgente per poter entrare nel porto di Lampedusa e sbarcare le 107 persone a bordo da 17 giorni. Le loro condizioni psicofisiche sono critiche, la loro sicurezza è a rischio. Se accadrà il peggio, l'Europa e Salvini saranno responsabili" ha scritto la ong su Twitter. "L'inconcepibile risposta delle autorità italiane, e in particolare del suo ministro dell'Interno Matteo Salvini di chiudere tutti i porti, e le difficoltà esposte dagli altri Paesi del Mediterraneo Centrale hanno spinto la Spagna ad assumere nuovamente la guida della risposta alla crisi umanitaria" si legge nella dichiarazione della presidenza del Consiglio spagnolo. "La Spagna agisce sempre di fronte le emergenze umanitarie" ha affermato poi in un tweet il leader socialista spagnolo, che ha ribadito la necessità di "stabilire una soluzione europea, ordinata e solidale, che affronti la sfida migratoria con i valori del progressismo e dell'umanità che sono della Ue". Sanchez ha sottolineato inoltre che Algeciras, porto all'estremo meridionale della penisola iberica, "non è il più vicino, né il più sicuro" per i migranti a bordo della Open Arms "come hanno ripetuto gli stessi responsabili della nave". Il porto però dovrebbe essere quello meglio attrezzato nel caso di sbarco dei migranti. L'accordo raggiunto dalla Commissione europea prevede che i migranti a bordo della nave siano distribuiti tra sei Paesi membri: Germania, Francia, Romania, Portogallo, Lussemburgo e la stessa Spagna. Malaga è pronta ad accogliere i migranti a bordo della Open Arms che saranno affidati alla Spagna. A dirlo è il sindaco della città dell'Andalusia, Francisco de la Torre, dopo che il governo spagnolo ha offerto Algeciras come porto di sbarco. "Offriamo Malaga come città che, insieme ad altre, potrà accogliere le persone che dovranno essere affidate alla Spagna", ha scritto su Twitter. La Francia, ha reso noto il ministero degli Interni di Parigi, è pronta ad accogliere 40 dei migranti che si trovano a bordo della nave. Mentre da fonti di palazzo Chigi si apprende che anche la Federazione delle chiese evangeliche ha dato la disponibilità a prestare assistenza ai migranti della Open Arms. MADRID - Intanto, "il governo spagnolo valuta la possibilità di agire presso l'Unione europea o presso le istituzioni per i diritti umani e per il diritto marittimo internazionale contro la posizione mantenuta dal governo italiano riguardo allo sbarco" si legge in un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri spagnolo. Fonti diplomatiche citate dal sito de El Pais sottolineano che è la prima volta che un Paese nega lo sbarco di migranti nonostante vi sia un accordo che nessuno degli sbarcati rimarrà nel proprio territorio. Le stesse fonti assicurano che la questione verrà affrontata alla prossima riunione dei ministri dell'Interno della Ue e non escludono che possa portare ad un'istanza presso il Tribunale dell'Aja, ipotizzando una violazione delle convenzioni del mare e del diritto internazionale. MIGRANTI IN MARE - Quella trascorsa è stata la 16esima notte a bordo, dopo lo sbarco dei 27 minori di sabato a Lampedusa. Alcuni migranti si sono gettati in acqua: sono stati in quattro ad indossare il giubbotto di salvataggio per cercare di raggiungere la terraferma a Lampedusa, prima di essere messi in salvo e riportati sulla nave. Nel frattempo scene di disperazione con donne che hanno gridato e uomini con crisi di panico. VERTICE IN PROCURA - Vertice in Procura ad Agrigento, come apprende l'Adnkronos, per seguire gli sviluppi dell'inchiesta. I magistrati seguono l'evolversi della situazione in continuo e stretto contatto con la Capitaneria di porto e la Squadra mobile di Agrigento, che conduce l'indagine. Fonti della Procura di Agrigento fanno sapere che "l'offerta di un porto sicuro da parte delle autorità spagnole pone una battuta di arresto all'attività d'indagine in corso". Per ora la situazione è di stallo. I MINORI - I giovanissimi sbarcati sabato sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola: uno dei minori ha deciso di non scendere per non lasciare il fratello maggiorenne, che non ha avuto l'ok per andare a terra. E, come apprende l'AdnKronos, verranno eseguiti ulteriori accertamenti medici sui 27 minori. L'ISPEZIONE - Per quanto riguarda gli altri migranti a bordo, sono "molto stanchi e provati dalla lunga permanenza sulla barca", ma non sarebbero emerse "patologie particolari importanti, dal punto di vista medico". E' quanto emerge, come apprende l'AdnKronos, dalla relazione stilata dalla Squadra Mobile di Agrigento che sabato ha ispezionato per oltre tre ore la nave. Gli uomini della Mobile agrigentina erano accompagnati dalla Guardia Costiera e da due medici della Sanità marittima. La relazione è adesso al vaglio della Procura di Agrigento che indaga per sequestro di persona e per violenza privata. Il procuratore aggiunto, Salvatore Vella, sotto il coordinamento del Procuratore Luigi Patronaggio, valuterà i passi da compiere. SALVINI - "La Ong spagnola rifiuta il porto offerto dalla Spagna! Incredibile e inaccettabile, organizzano crociere turistiche e decidono loro dove sbarcare? Io non mollo, l'Italia non è più il campo profughi d'Europa" ha scritto su Facebook il ministro dell'Interno Matteo Salvini. E ancora: "Malati immaginari, minorenni immaginari, adesso emergenze sanitarie immaginarie... la ong Open Arms e i suoi complici stanno raggiungendo il massimo del ridicolo, gli italiani sono buoni ma non fessi".

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