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Venezia: la figlia è adottabile, la madre si dà fuoco davanti tribunale dei minori

AdnKronos
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Venezia, 20 gen. (Adnkronos) - Il Tribunale dei Minori di Venezia aveva deciso che la figlia era adottabile "per preservarla da una situazione familiare complicata". E' stato questo il motivo scatenante del tragico gesto di una mamma di origine marocchina che questa mattina si è data fuoco, cospargendosi il corpo con della benzina contenuta in una tanica, di fronte alla sede del tribunale dei minori di Mestre. Subito soccorsa dagli addetti alla sicurezza del tribunale, la donna è stata prima trasportata al pronto soccorso dell'ospedale all'Angelo di Mestre e quindi trasferita al Centro grandi ustioni dell'Azienda ospedaliera di Padova, dove ora versa in gravi condizioni, e i sanitari si sono riservati la prognosi. La donna aveva con sé un cartello in cui faceva riferimento al marito, "un tipo di padre che ha violentato l'infanzia della sua bambina". "Ha fatto il massimo - si legge nel cartello - per allontanare la piccola e mandarla in comunità: che vergogna". Sul cartello la donna aveva riportato le generalità del marito, la sua professione e la residenza. Nel cartello anche il nome della figlia e il proprio cognome e la sentenza del Tribunale dei minori che, secondo lei, nel 2018 l'aveva privata della bambina. Il cartello era corredato di una foto del padre e della bambina.

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