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Trieste: 21 indagati per importazione illegale di cani dalla Romania (3)

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(Adnkronos) -L'organizzazione provvedeva a pubblicizzarne on line la vendita a prezzi alti, ma certo inferiori a quelli di mercato, illudendo gli ignari acquirenti di fare un affare. Nella maggior parte dei casi, una volta presi accordi telefonici, la consegna dei cani avveniva presso i caselli autostradali o con consegne a domicilio (con sovrapprezzo). Quando, però, qualcuno esprimeva il desiderio di vedere l'allevamento, la risposta era che era troppo lontano o scomodo da raggiungere o, addirittura, che la visita avrebbe potuto minare la salute dei cuccioli perché non poteva avvenire in ambiente asettico. Durante le attività di indagine le Fiamme Gialle di Trieste, oltre a intercettare numerose spedizioni al confine italo-sloveno, hanno effettuato decine di perquisizioni in Lombardia e Piemonte con la collaborazione dei colleghi dei Gruppi di Brescia e Bergamo, della Compagnia di Biella e della Tenenza di Desenzano sul Garda. Sono stati individuati due allevamenti abusivi, nelle province di Biella e di Brescia, dove gli animali erano detenuti addirittura in stanze chiuse e buie per non destare sospetto nel vicinato. In diversi interventi sono stati sequestrati oltre 100 cuccioli di cane (prevalentemente di razza American Staffordshire Terrier e Shar Pei), centinaia di passaporti falsi per animali da compagnia, microchip da impiantare, nonché medicinali che venivano somministrati ai cuccioli in difficoltà. I trafficanti, in alcuni casi, impiantavano i microchip solo nelle ore precedenti la vendita, per non dover fare alcuna denuncia nel caso in cui l'animale fosse morto. Almeno 20, secondo le ricostruzioni operate in corso d'indagine, sono stati infatti, i cuccioli morti dopo essere stati importati illegalmente, a causa dei maltrattamenti subiti. Gli introiti delle vendite degli animali venivano incassati in totale spregio alle normative fiscali e parte degli incassi venivano inviati, tramite servizio di money transfer, in Romania per alimentare altre attività malavitose.

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