Ebrei: ippocastano in parco Rabin per festeggiare il 'Capodanno degli alberi'

domenica 19 gennaio 2014
Ebrei: ippocastano in parco Rabin per festeggiare il 'Capodanno degli alberi'
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Roma, 17 gen. (Adnkronos) - Un simbolo di vita, libertà e pace. Al centro del "Tu Bishvat" , "Capodanno degli Alberi", un ippocastano a racchiudere tutti questi aspetti della tradizione ebraica. Piantato nel parco "Yitzhak Rabin" di Roma, l'albero ha consacrato il ringraziamento per la fecondità della terra, come ogni anno, ricordando il giorno in cui, in Israele e nella Diaspora, si rivolge massima attenzione al patrimonio naturale e si dedica uno spazio ancor più speciale alla terra e alla natura. All'evento hanno partecipato Naor Gilon, ambasciatore d'Israele in Italia, Raffaele Sassun, presidente del KKL Italia Onlus, Riccardo Pacifici, presidente della Comunità Ebraica di Roma, Flavia Barca, assessore alla cultura del comune di Roma, e Emanuele Gisci, vicepresidente del II Municipio di Roma. "E' immediatamente chiara - ha spiegato Sassun, presidente del KKL Italia Onlus, promotore dell'iniziativa - la grande importanza che ha l'albero nella visione ebraica. L'albero è nella nostra tradizione, ed anche in quella cattolica, simbolo di vita, di libertà e di pace. L'albero è il testimone, il filo conduttore di intere generazioni. Celebriamo la festa del Capodanno degli alberi mangiando svariati tipi di frutta fresca e secca e promettendo che si cercherà di rendere meno arida la terra piantando nuovi alberi. E' il momento in cui ognuno di noi cerca di riconciliarsi con la natura che ci circonda". "Mi piace cogliere occasione - ha commentato l'assessore Barca - per dire che, fin dal momento in cui sono diventata assesore, più o meno sette mesi, ho trovato una grandissima accoglienza e amicizia della Comunità Ebraica, proprio quel senso di accoglienza che citava Pacifici, che è stato davvero importante. Il rispetto enorme della tradizione e della memoria della Comunità è di grosso sostegno a tutta la città di Roma. Oggi, celebriamo un legame con la terra e con le radici, così fortemente onorato, che rappresenta un monito continuo, volto a ricordarci quanto sia imporante conoscere la nostra storia e le nostre origini".