Torino, 12 set. - (Adnkronos/Ign) - Attentato la notte scorsa alla cava dell'Italcoge di Susa. Ignoti hanno bruciato un cassone contenente materiale plastico e hanno tentato di incendiare con la diavolina le gomme di una pala meccanica (gia' incendiata nel 2012 e non utilizzata) davanti alla quale sono stati lasciati bossoli e lacrimogeni Sempre sulla pala meccanica comparsa una scritta 'No Tav'. E dopo i recenti scontri con le forze dell'ordine e l'incendio dei mezzi di alcune imprese che operano nel cantiere della Tav, scendono in campo gli amministratori della Comunità montana Valsusa e Valsangone. In un documento i sindaci condannano ogni atto di intimidazione e vandalismo, lanciano un appello perché la protesta si svolga nelle forme consentite dalla legge e invitano il Governo a riaprire il confronto anche con gli enti locali che hanno criticato la realizzazione della Torino-Lione. "Gli amministratori della Valle di Susa - si legge nel documento - condannano ogni atto di violenza, intimidazione e vandalismo, rivolgono un appello affinche' questi non si ripetano piu' e che la protesta contro la costruzione di una nuova linea ferroviaria ad alta velocita' si svolga nei limiti e nelle forme consentite dalla legge, chiedono che sia data un'informazione corretta su queste vicende e al Governo di riaprire, con urgenza, un confronto tecnico e istituzionale anche con gli Enti locali che hanno espresso critiche all'opera", conclude il documento.
