(Adnkronos) - Il 25 ottobre Vernazza era stata invasa da acqua, fango e detriti. Una massa di 22mila metri cubi, alta tre metri aveva ricoperto il centro cittadino. Tre persone erano scomparse in mare, elettricita', gas, telefonia fissa e mobile e acqua potabile erano venuti meno, i negozi erano stati chiusi, la gran parte delle abitazioni abbandonate. Edifici pubblici e privati avevano subito danni ingenti. Il lavoro di abitanti, volontari e personale dei vari enti coinvolti e' iniziato immediatamente dopo il disastro e non si e' mai fermato. Il 21 marzo, quando il presidente Napolitano aveva visitato il paese, ormai in buona parte tornato alla normalita', ancora duecento persone dovevano vivere fuori casa perche' le loro abitazioni non erano ancora agibili. In maggio erano rientrati quasi tutti. Sono stati rifatti tutti i servizi e il porto e' stato liberato dai detriti dell'alluvione. (Segue)