Roma, 8 mag. (Adnkronos) - L'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione espone da venerdi' al 28 giugno a Roma, nei nuovi ambienti del Museo dell'Istituto, una selezione di 54 immagini (dal 1860 al 1970) provenienti dall'archivio fotografico della (ex) Direzione generale delle antichita' e belle arti, l'organismo che presso il Ministero della Pubblica Istruzione si e' occupato della protezione del patrimonio culturale fino al 1975, anno dell'istituzione del Ministero per i beni culturali. Saranno esposte, con il titolo 'Fotografare le Belle Arti - Appunti per una mostra', stampe fotografiche originali che raccontano le Arti come l'architettura magnifica della Porta della Carta di Palazzo Ducale a Venezia del 1860 o i tre ordini del Colosseo sovrastati dall'attico, ripresi da Giovanni Gargiolli alla fine dell'800, con una straordinaria inquadratura capace di presentare la partizione architettonica attenuando gli effetti prospettici legati alla curvatura del monumento, o, ancora, un dettaglio a scala uno a uno del Cenacolo Vinciano in vista di un importante restauro novecentesco. Frammenti, percorsi, all'interno di un vasto corpus fotografico che e' ora conservato presso l'Iccde sul quale e' stato avviato in questi mesi un progetto per il riordino, l'inventariazione e la catalogazione. Il 'Fondo MPI', cosi' e' denominato l'archivio nell'ambito delle altre collezioni dell'Istituto, si compone di oltre 300mila stampe fotografiche in grado di restituire le complesse vicende della tutela delle opere d'arte in Italia ma anche di rappresentare la storia della fotografia. L'esposizione ne offre una varieta' che chiama in causa le tecniche di stampa storiche (al carbone, all'albumina) e le raffinatezze dei fotografi del passato. Eccezionali i grandi formati, 50x60 stampati a contatto da lastre di uguale dimensione. L'operatore doveva, quindi, utilizzare una macchina monumentale, in grado di accogliere lastre di mezzo metro per lato. Fatica ripagata da una definizione e ricchezza di toni difficile da uguagliare.