Roma, 30 mag. (Adnkronos) - "Sono certo che questo bellissimo Palazzo, ideale per ospitare eventi e mostre, non solo sara' uno spazio di aggregazione e di stimolo culturale per i cittadini di Chieti e della sua provincia, ma anche un'occasione di attrazione e crescita turistica per questi luoghi", Giuseppe Guzzetti, presidente dell'Acri-Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa presenta cosi' la fine dei lavori di restauro di Palazzo de' Mayo a Chieti, che sabato riaprira' al pubblico le sale che occupano il secondo piano, allestite con tre raccolte di opere. La prima e' 'La collezione d'arte della Fondazione Carichieti e della Carichieti Spa', una raccolta di opere divisa in due gruppi, uno del XIX secolo e uno del XX. Punti forti dell prima parte dell'esposizione sono i capolavori dell'abruzzese Michetti, di cui fanno parte 'Lungo il fiume paterno', 'Dileggio', 'La figlia di Jorio', opere che sono espressioni della corrente verista di cui l'artista fu continuo innovatore. Saranno in mostra anche i bozzetti preparatori per i francobolli, detti 'michetti', commissionati all'artista dalla regina Elena, dopo la scomparsa del re Umberto I. Le opere della collezione, del secolo successivo, sono divise in due nuclei: uno dedicato all'arte abruzzese, in cui spiccano le opere dei fratelli Cascella: Basilio e i figli Michele e Tommaso; e uno dedicato alle acquisizioni dell'arte italiana delle generazioni recenti, in cui spiccano 'Lo sguardo di Garibaldi' di Luca Vernizzi. (segue)