Sapelli, dopo attacchi in Francia a rischio scambi e consumi
Roma, 17 nov. (Labitalia) - Scambi commerciali tra Paesi più 'cari' e ripresa dei consumi a rischio. Saranno questi, secondo l'economista Giulio Sapelli, intervistato da Labitalia, gli effetti immediati sull'economia europea e mondiale degli attacchi dell'Is in Francia dello scorso venerdì. "La storia economica ci insegna -spiega Sapelli- che, quando avvengono eventi traumatici di questo tipo, aumentano i controlli alle frontiere e di conseguenza i primi effetti si hanno sugli scambi commerciali tra i Paesi, e anche a livello internazionale. L'aumento della restrizione della circolazione delle persone e dei beni, infatti, aumenta i costi per i trasporti e i dazi delle merci, e questo naturalmente ha effetti negativi sul commercio". Ma questo non sarà l'unico effetto immediato dell'orrore di Parigi per l'economia europea e mondiale, secondo Sapelli. "A livello pratico -inoltre- continua lo studioso- fatti di questo tipo influiscono naturalmente sul clima di fiducia tra la popolazione, portandola a stare in casa, non uscire, non frequentare luoghi pubblici. Con effetti molto negativi, ad esempio, su una ripresa dei consumi interni che in Italia stenta a decollare". Ma c'è anche una terza conseguenza, secondo Sapelli, degli attentati in Francia. "Ci accorgiamo ancora di più di come gli strumenti della politica dell'austerity -sottolinea- hanno depresso la domanda interna e i consumi, e ci impediscono oggi di avere degli strumenti di pronto intervento militare rapido da utilizzare contro il terrorismo". "La politica dell'austerity fa a pugni con la necessità dell'Italia -conclude Sapelli- di poter realizzare un intervento rapido contro il terrorismo. Questo perchè l'Is si sconfigge anche con le armi".