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Milano: Maire Tecnimont, progetto smart working per dipendenti

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Milano, 8 nov. (Labitalia) - Le 'persone al centro': è questo il nuovo modello di lavoro adottato da Maire Tecnimont per valorizzare sempre di più le proprie risorse, attraverso una rivisitazione degli spazi aziendali, una flessibilità massima dei tempi di lavoro, la condivisione dei risultati e un approccio sostenibile. Se ne è parlato oggi nel corso dell'evento 'Be adaptive, be smart! Lavoro agile a Milano', organizzato dal Gruppo presso la sede di Torri Garibaldi, per presentare e condividere con la città di Milano il proprio programma di smart working e la nuova area di incontro e co-working 'Meeting'-Maire Tecnimont Hub Garibaldi. Maire Tecnimont sta trasformando il proprio modello di lavoro, puntando sulla massima flessibilità e sulla piena responsabilizzazione dei collaboratori, ai quali sarà richiesto di garantire almeno un giorno di presenza in azienda, potendo lavorare da remoto fino a 4 giorni alla settimana. E' stata così applicata in modo estensivo la recente normativa sul lavoro agile, responsabilizzando pienamente i dipendenti e avendo cura di garantire continuità al confronto e al senso di appartenenza al team. A tal fine è stato siglato lo scorso 6 settembre un accordo innovativo con le organizzazioni sindacali e le rappresentanze dei lavoratori. Lo smart working di Maire Tecnimont, che coinvolgerà progressivamente i 1.800 dipendenti delle sedi milanesi a partire dal primo gruppo pilota di 200 persone, prevede un investimento complessivo pari a 5 milioni di euro in due anni per adeguamenti tecnologici, interventi strutturali e formazione. Per raggiungere questo obiettivo è stato avviato un programma di oltre 5.000 ore di formazione e coaching destinate ai responsabili, al fine di diffondere a tutti i livelli la cultura manageriale e promuovere una filosofia del lavoro basata sulla definizione degli obiettivi, sulla valutazione delle performance e sulla condivisione del feedback. In linea con questa strategia, inoltre, il gruppo ha scelto di motivare, sin dalle prime fasi del programma, tutti i dipendenti coinvolgendoli in un concorso aziendale di idee sull'implementazione dello smart working in azienda. Tra i 58 progetti presentati da oltre 150 partecipanti, sono state selezionate, in collaborazione con l'Osservatorio smart working del Politecnico di Milano, le 5 migliori proposte progettuali, riconoscendo ai team vincitori un premio fino a 40.000 euro. In Maire Tecnimont, lo smart working è anche un'occasione di rivisitazione degli spazi di lavoro: la mensa aziendale, ad esempio, con più di 500 sedute e 5 sale riunioni multimediali, non è più una semplice area per la pausa pranzo, ma diventa un vero e proprio luogo di lavoro e di incontro. Il passo più importante in questa direzione è il 'Meeting' - Maire Tecnimont Hub Garibaldi: l'intera hall del complesso (1.200 mq) si trasforma in uno spazio di co-working aperto alla città, dotato di circa 200 tra postazioni e aree riunioni, in un ambiente che favorisce il confronto e lo scambio di idee. "Lo smart working -ha commentato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala- sta facendo un salto di qualità importante. Lo sta facendo a Milano, in aziende come Maire Tecnimont. La nostra città, che si evolve sempre più in senso innovativo e sostenibile, è pronta a questa trasformazione. Anche in ambito pubblico: in giunta abbiamo approvato le linee guida per estendere i benefici del lavoro agile a tutti i dipendenti, con l'obiettivo di raggiungere il 10% di adesioni in tre anni". "Siamo pronti a condividere -ha detto il presidente di Maire Tecnimont, Fabrizio Di Amato- la nostra esperienza, le nostre capacità e i nostri spazi con la città di Milano, il luogo ideale per implementare una nuova cultura del lavoro finalizzata a incrementare la nostra produttività, migliorare la qualità di vita, contribuire alla sostenibilità". "Il capitale umano -ha spiegato Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano- è fondamentale per il successo delle imprese: i lavoratori qualificati saranno attratti sempre più anche da un buon ambiente lavorativo. L'Osservatorio smart working ha messo in luce il bisogno di nuove forme organizzative: lo smart working è già realtà per le grandi imprese, e sfida non solo per le pmi ma anche per la pubblica amministrazione”. "Consapevoli dell'impatto positivo dello smart working -ha sottolineato Alessandro Spada, vicepresidente vicario di Assolombarda- abbiamo avviato un servizio per sostenere le imprese associate e in meno di un anno ne abbiamo supportate più di 80. Anche in Assolombarda è partito un progetto pilota di smart working con risultati molto positivi”. "Siamo particolarmente lieti -ha assicurato Silvia Candiani, amministratore delegato di Microsoft Italia- di supportare Maire Tecnimont nel proprio percorso di innovazione all'insegna di un modo di lavorare più smart, al passo con i tempi, capace di adattarsi alle sfide del mercato, in linea con una maggiore sostenibilità ambientale”. Per Fabio Benasso, presidente e amministratore delegato Accenture Italia, "smart working significa andare oltre l'adozione di strumenti e tecnologie, ma operare un cambiamento organizzativo e culturale: nella digital economy questo approccio è necessario per abbattere le barriere alla collaborazione e concentrarsi sullo sviluppo delle competenze".

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