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In 10 anni il valore di Mediasetcrollato da 10 a 2 miliardi di euro

Dopo i dati del primo trimestre, il titolo perde l'11% in Borsa, toccando i minimi storici

Matteo Legnani
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Tutto si può dire, tranne che la discesa in campo del Cavaliere abbia fatto bene a Mediaset. Dal maggio 2002 il valore del maggior gruppo televisivo italiano si è ridotto di un quinto: da poco meno di dieci miliardi di euro (9,975) ai meno di due miliardi attuali, dopo il tonfo del titolo oggi in borsa. Dopo la trimestrale resa nota ieri a mercati chiusi ,che ha registrato un calo dell'utile dell'85%, il titolo è stato prima sospeso e poi, dopo il ritorno agli scambi, ha perso l'11%. Il titolo tocca così nuovi minimi storici mentre nei primi tre mesi dell'anno l'utile netto è sceso a 10,3 milioni di euro e la raccolta pubblicitaria è calata sia in Italia che in Spagna. La raccolta pubblicitaria lorda complessiva, comprensiva anche dei canali digitali  pay e dei contenuti video distribuiti sul portale web Mediaset.it, raggiunge i 622,7 milioni di euro contro i 693,3 milioni di euro del primo trimestre 2011 (-10,2%). I ricavi Mediaset Premium sono pari a 131,1 milioni, contro 135. Ieri il cda, riunitosi sotto la presidenza di Fedele Confalonieri, ha approvato il  resoconto intermedio di gestione: i ricavi netti consolidati ammontano a 977,8 milioni di euro rispetto ai 1.112,1 milioni del primo   trimestre 2011. Il gruppo ha spiegato che se il mercato non migliorerà, l'esercizio 2012 chiuderà con un utile netto consolidato inferiore a quello registrato nel 2011.

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