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L'Imu messa sotto accusa Ecco come dovrebbe cambiare

Gli esperti: tutelare le fasce deboli e riformare il catasto

Eliana Giusto
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L'Imu sarà pure una tassa necessaria ma ha dei difetti che vanno migliorati. Il Sole 24 ore mette sul banco degli imputati il tanto odiato balzello sulla casa. Che se va "assolto" in linea di "principio" va però "condannato" per la sua applicazione concreta.  Il valore catastale - L'Imu è una patrimoniale che si basa quindi sul valore catastale degli immobili. Peccato però che questo valore non rifletta necessariamente il valore di mercato degli immobili tassati. Per esempio, una casa in centro a Roma o a Milano, può avere un valore catastale inferiore ad un immobile in periferia. Questo è dovuto a decenni di mancate riforme ma per aggiornare il catasto ci vogliono da tre a cinque anni. Nell'attesa, si potrebbe determinare provvisoriamente la base imponibile degli immobili in base ai valori di mercato utilizzando i dati dell'agenzia del territorio.  I redditi bassi - Secondo gli esperti andrebbero maggiormente tutelati i redditi bassi. Si potrebbe quindi agire sulla detrazione di 200 euro - che ad oggi è uguale per tutte le case - e legarla al valore Isee individuale così da proteggere i soggetti più deboli, le famiglie numerose e quelle in cui ci sono disabili.  Immobili d'impresa - Ad essere tartassati sono soprattutto uffici, negozi e capannoni ma in tempo di crisi le aziende hanno pochi liquidi e andrebbero aiutate, anziché bastonate. Ma tagliare l'Imu sugli immobili d'impresa significherebbe per lo Stato rinunciare a miliardi di euro, quindi questa non può essere una strada percorribile.  Compravendite - L'Imu ha inasprito la tassazione sul possesso degli immobili ma non è stato ridotto il prelievo sull'acquisto. Le due cose andrebbero però riequilibrate in modo da rilanciare il mercato immobiliare. 

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