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Ast: Marini (Umbria), piano inaccettabile perche' solo finanziario (2)

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(Adnkronos) - Catiuscia Marini valuta questo piano "inaccettabile": "per i lavoratori - ha spiegato Marini -, ma anche per la città di Terni, per la comunità regionale e per tutto il Paese. Manca un impegno strategico per il mantenimento della siderurgia e per l'accesso a nuovi mercati. Viene ridimensionato il lavoro svolto nei due anni di fase transitoria determinata dalla Commissione europea. Nel rispetto dell'attività dei sindacati, il Consiglio regionale dovrà maturare una propria iniziativa basata sulla richiesta al Governo nazionale affinché l'Italia, anche nell'ambito del semestre di presidenza Ue, definisca una posizione sulla questione della siderurgia, anche in connessione al programma proposto dalla Commissione europea sul tema dell'acciaio. L'Italia, insieme a pochissimi altri Paesi, è coinvolta in modo rilevante da questo programma e la vicenda di Terni e delle sue acciaierie non può che avere un carattere fortemente nazionale, distinto dal caso di Piombino e dell'Ilva di Taranto. Sarà necessario attivare una interlocuzione con i parlamentari europei eletti nella circoscrizione centrale. Già gli onorevoli Tajani e Gasbarra hanno assunto delle iniziative". "La Commissione europea - ha aggiunto la presdidente - ha una responsabilità profonda su quanto accaduto nel biennio 2012/2014 per quanto riguarda la cessione sul mercato delle acciaierie, l'acquisto da parte di Outokumpu e l'incertezza di questa fase transitoria viene pagata pesantemente in termini di potenzialità del sito. Serve una maggiore attenzione alla competitività dei grandi siti industriali della Comunità europea rispetto ad una politica concentrata su astratte regole di mercato, che ad oggi ci fanno chiedere quale sarebbe il quarto produttore di acciaio all'interno dell'Europa, dato che questo ruolo sembra oggi svolto da produttori extra Ue che sono in concorrenza con la produzione europea di acciaio". (segue)

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