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Ance: vara il suo codice etico, esclusione con il primo grado di giudizio

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Venezia, 23 lug. (Adnkronos) - L'Ance vara il suo codice etico per rispondere ai recenti casi di corruzione negli appalti. L'associazione dei costruttori, nel corso dell'annuale assemblea nazionale svoltasi a Roma, ha approvato un inasprimento delle regole interne per assicurare che "ogni singolo comportamento non eticamente corretto - si legge in premessa nel testo - non danneggi l'immagine dell'intera categoria e del sistema presso la pubblica opinione, il legislatore e la pubblica amministrazione". Un impianto avanzato, quello delle nuove regole Ance, che fino ad oggi aveva aderito al codice di Confindustria e che pone in primo piano i reati contro la pubblica amministrazione (peculato, concussione, corruzione, turbativa d'asta etc…). Il testo impone la comunicazione obbligatoria di chi abbia ricevuto condanne di qualunque genere e prevede la sospensione di chi abbia cariche in Ance, nonché il ricambio dei vertici delle imprese associate già alla condanna in primo grado. Anche nell'ipotesi di una misura di prevenzione, i Probiviri, l'organo di garanzia del codice etico, potrebbero richiede la sostituzione dei vertici. Le sanzioni applicabili, nel rispetto dei principi di gradualità, proporzionalità e del contraddittorio, vanno dalla censura alla sospensione alla decadenza. (segue)

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