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L'Italia ha il record mondiale di tasse

Matteo Legnani
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Ai mondiali di calcio abbiamo fatto schifo. Ma c'è un'altra competizione mondiale nella quale non ci batte (purtroppo) nessuno. Ed è quella delle tasse. L'ufficio studi di Confcommercio ha pubblicato e analizzato un'indagine dalla quale salta fuori che l'Italia ha il record mondiale per la pressione fiscale effettiva o legale, ossia quella calcolata al netto del sommerso. Che è del 53,2% del Pil. Una percentuale che porta il Bel(?)paese al primo posto rispetto ad altri paesi che hanno notoriamente una forte pressione fiscale come Danimarca (51,3%) e Francia (49,5%). Il confronto con le altre economie europee evidenzia infatti che in Germania nello stesso periodo la pressione fiscale è diminuita del 6% mentre il Pil reale procapite è aumentato del 15%. In Svezia, paese fuori dall'Ue ad esempio, la pressione fiscale nello stesso periodo è scesa del 14% e il Pil reale procapite è aumentato del 21%. Un altro dato evidenzia poi quanto sia grave la crisi della nostra economia: dal 2008 al 2013 l'Italia ha perso in termini di Pil reale pro capite l'11,6%. Peggio di noi ha fatto solo la Grecia con un -23,2%. La Germania nello stesso periodo ha visto crescere il Pil reale procapite di 4,4 punti percentuali. La Francia ha perso 2,3 punti. "Abbassare le tasse è possibile, è utile ed è una via praticabile perchè in tutti i paesi d'Europa in cui si sono tagliate le tasse è cresciuto il Pil. Allora il governo faccia in modo che la riforma fiscale proceda speditamente" ha detto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli. Tagliare le tasse, spiega Sangalli, "è la migliore medicina per curare diverse malattie economiche e sociali, a cominciare dalla povertà assoluta". 

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