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Legge di stabilità, sì agli aumenti retroattivi delle aliquote per Fondi pensione, rivalutazione Tfr, fondazioni e Irap

Giulio Bucchi
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Il governo Renzi pensa all'aumento retroattivo delle aliquote, in deroga allo Statuto del contribuente (prassi per la verità abusata negli ultimi anni). Nell'ultima versione del disegno di legge di Stabilità, come sottolinea il Sole 24 Ore, sono contenute alcune misure decisamente allarmanti per diverse categorie, dagli enti non commerciali a chi ha sottoscritto Fondi pensione. Tutti questi soggetti dovranno rispettare nel 2014 le vecchie aliquote, dimenticando gli sconti già promessi. Insomma, la classica fregatura. Enti non commerciali, trust, fondazioni - Si parte dagli enti non commerciali e le fondazioni (in particolare quelle bancarie), per cui la base imponibile dei dividendi percepiti sale dal 5% al 77,74% vale già a partire dall'1 gennaio 2014. L'imposta dovuta sarà pari al 21,38% (il 27,5% del 77,74%) del dividendo percepito.  Fondi pensione - Sui fondi pensione invece l'incremento della tassazione sui rendimenti già percepiti (retroattivo, dall'1 gennaio 2014) sarà dall'11,5% al 20%, anche se per il Fisco varranno i riscatti già versati. Per gli investimenti in titoli di Stato di Paesi White List confermata l'aliquota del 12,5%, con quella del 20% operativa già nel 2014 una volta neutralizzati i riscatti effettuati. Dall'1 gennaio 2015 entreranno in vigore le nuove aliquote sulla tassazione delle Casse di previdenza (dal 20 al 26%), sull'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr (dall'11 al 17%) e sui capitali percepiti dai beneficiari di polizze vita (26% sulla quota parte dei capitali percepiti in relazione alla componente finanziaria della polizza). Irap al 3,9% - Ultima (cattiva) notizia: l'aliquota Irap torna al 3,9% già da quest'anno, mentre nel 2015 scatterà lo "sconto" per i lavoratori a tempo indeterminato. Nessuna sanzione per chi ha versato minori acconti in base all'aliquota del 3,5% prevista dal Dl 66/14.

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